Dopo aver contribuito in maniera decisiva alla ripresa del calcio italiano, battendosi contro il partito robusto dei contrari, Gabriele Gravina si toglie qualche sassolino dalle scarpe nel corso dell'intervista a La Stampa: "E' nelle difficoltà che le persone rivelano la propria natura e la propria lealtà - dice il presidente della Figc -. Ecco, diciamo che ho fatto una certa selezione. C'è chi mi ha deluso, ma cerco di cogliere il lato positivo: almeno hanno gettato la maschera e così ho capito chi sta da una parte e chi dall'altra. I rapporti con Malagò? La questione non è questa, io mi aspettavo una maggiore condivisione anche dall’intero sistema. Solo perché all’inizio del lockdown abbiamo detto che il calcio faceva da volano al sistema, siamo stati aggrediti e tacciati di arroganza. Non chiedevamo privilegi, ma il riconoscimento della nostra centralità. E invece c’è chi ha ragionato in base al proprio orticello".

Parlando nel concreto del ritorno in campo con la Coppa Italia, il numero uno del calcio italiano non nasconde che manca una componente fondamentale: "Devo dire che senza spettatori è stato uno spettacolo monco. Gli stadi riapriranno non appena saremo definitivamente al riparo da questo virus grazie a un vaccino".

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Sezione: News / Data: Sab 20 giugno 2020 alle 12:48
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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