La possibilità di giocare nuovamente l’Europa League sta dando ancora più energia a Erick Thohir nel costruire una squadra all’altezza per il doppio obiettivo. Perché come ha ribadito sempre Roberto Mancini, anche il numero uno interista è convinto che la storia e la tradizione del club debbano per forza di cose mettere nel mirino in ogni stagione tutti i traguardi. Però per affrontare l’eventuale prossima campagna europea bisognerà rivedere un po’ i piani estivi che erano stati delineati molte settimane fa, quando l’Inter rincorreva in campionato l’Europa League. La stagione partirà il 3 luglio alla Pinetina dove la squadra resterà anche il giorno successivo prima di partire per Riscone di Brunico. Dal 5 al 15 compreso il gruppo inizierà lì la preparazione fisica e il Mancio comincerà a testare i nuovi acquisti. Poi, ecco la tournée orientale: dopo un paio di giorni di probabile stacco, la squadra partirà per la Cina dove giocherà l’«International Champions Cup».

Tre partite in calendario, tutte a stretto giro di posta. Il 21 luglio a Shanghai contro il Bayern Monaco, il 25 ci sarà il derby contro il Milan a Shenzhen e infine ecco il Real Madrid il 27 a Guangzhou. Ed è proprio quest’ultima partita che renderebbe difficoltosa la (eventuale) preparazione al terzo turno preliminare di Europa League, che è fissato per il 30. Tornare dall’Estremo Oriente tre giorni prima della gara di andata complicherebbe il tutto. È vero che l’avversario non sarà di prima fascia e che comunque ci sarebbe la gara di ritorno (il 6 agosto), ma l’idea che sta frullando nelle stanze nerazzurre è semplice: una parte dello staff e anche diversi giocatori «inviati» in Cina potrebbero tornare dopo il match col Milan. 
ritorno anticipato Ci sarebbe così l’opportunità di tararsi nuovamente sul fuso orario occidentale e calibrare la preparazione per quelle due gare ravvicinate nel giro di una settimana. Chi resta in Cina invece sfiderà il Real Madrid (a quel punto magari con una squadra infarcita di giovani della Primavera). Con grande diplomazia bisognerà anche gestire i rapporti con gli organizzatori del torneo che hanno pagato per avere quelle squadre e che soprattutto hanno pagato per avere determinati giocatori in campo. Bisognerà lavorare di diplomazia, ma di fronte a un evento ufficiale sarà molto più semplice far valere la propria posizione in una gerarchia di impegni. La situazione ancora non definita lascia aperti diversi scenari dunque. Sicuramente l’Inter onorerà l’impegno cinese sia perché giocherà contro i top club europei sia perché rappresenta un grande volano per la promozione del marchio nerazzurro nel mercato strategico orientale.  

Affrontare l’eventuale Europa League «costringerebbe» l’Inter a operare una sorta di scissione: due squadre per le due competizioni, perché l’obiettivo di tornare in Champions (attraverso la Serie A) resta prioritario. La lista-Uefa (la pevna pecuniaria di 6 milioni in 3 anni imposta dal fairplay finanziario dovrà comunque essere pagata, EL o no) sarà ridotta a 21 elementi. 
m.

Sezione: News / Data: Sab 13 giugno 2015 alle 13:22 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print