All'interno della sua rubrica sulla Gazzetta dello Sport Tanto è un gioco, Luigi Garlando sposa la tesi difensiva pro Andrea Stramaccioni, auspicando la sua permanenza all'Inter: "Stramaccioni resta, per non sperperare il tesoro di esperienza che ha fatto in questa stagione disgraziata. Quando la squadra era in condizione è arrivata ad un punto dalla Juventus, perché recuperando tante gare in corsa ha mostrato talento, perché l'Inter è maestra ad apprezzare ciò che ha in casa dopo che lo ha perso. Può sfuggire nella depressione, ma un'ossatura valida c'è: Handanovic, Juan Jesus, Ranocchia se ritrova affidabilità, Guarin se ritrova la testa giusta; Nagatomo, Kovacic e Icardi già preso. Zanetti può rendersi utile come capitano non giocatore, oppure anticipando con responsabilità l'addio e mettersi a studiare per diventare il dirigente autorevole e sempre a fianco della squadra, mancato platealmente quest'anno".

Poi Garlando suggerisce: "Con gli eventuali fondi russi si può completare la squadra, arrivando dove si può. Con una squadra giovane, che possa sostenere uno schema ambizioso e il calcio moderno, fatto di intensità corsa e coraggio offensivo, che in Europa funziona. Il calcio che Strama ha sempre insegnato e che quest'anno era impossibile proporre. Riassumendo: Stramaccioni al centro del progetto, di uno spogliatoio allineato e di un ambiente solidale, forte della fiducia di Massimo Moratti  in grado di decidere, senza resistene e antiche incrostazioni, schemi, carichi di lavoro e date delle vacanze per una squadra da corsa, giovane e affamata. Questa è una traiettoria possibile". 

Sezione: News / Data: Ven 19 aprile 2013 alle 11:32
Autore: Christian Liotta
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