Da Sky, Giorgio Porrà traccia un profilo del monumento del calcio italiano Giacinto Facchetti: “E’ il monumento del calcio mondiale. Il primo difensore moderno del calcio italiano, uno che sosteneva l’attacco e segnava tanti gol. Sono 59 quelli segnati . Si parla di un giocatore, nato attaccante (Herrera all’inizio provò a schierarlo attaccante) per poi essere spostato dietro. Dopo Inter-Juventus, Brera scrisse che due lampi di Facchetti decisero la gara. Nonostante i gol era attento a coprire dietro e a seguire i dettami tattici di Picchi, l’allenatore in campo Picchi”.

Poi sulla macchina del fango che cerca di macchiare la sua figura: “Nel calcio la scaltrezza è vista come una dote, mentre la signorilità è vista come una debolezza. Il buono viene visto come un pirla. Ciò che è stato fatto a Facchetti è un qualcosa di grave e di una bassezza incredibile”.

Sezione: News / Data: Mer 14 settembre 2011 alle 11:17
Autore: Alberto Casavecchia
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