Punto in casa Inter sulle pagine de La Repubblica per il giornalista Paolo Condò che si sofferma in particolar modo sul ritorno di Romelu Lukaku analizzandone l'operazione e l'apporto negli schemi nerazzurri: “Marotta l’anno scorso ha riassestato il bilancio dandolo al Chelsea per 113 milioni, e un mese fa l’ha riportato (in prestito) ad Appiano per meno di 10. Non fosse calcio, dove di acquisti deludenti presto rispediti al mittente se ne vedono tanti, verrebbe quasi da pensar male – scrive -. In realtà la vera fortuna dell’Inter (e del giocatore) è stata il passaggio di proprietà del Chelsea: Roman Abramovich, e soprattutto la sua plenipotenziaria Marina Granovskaia, non avrebbero mai accettato un accordo così catastrofico, anche perché ne andava della loro immagine. Per Todd Boehly, il nuovo proprietario (americano), l’importante era sgomberare il campo da tutto ciò che ostruiva le strategie di Tuchel. Ovvero: costruire un buon rapporto con l’allenatore, costi quel che costi. E al Chelsea è costato una follia. L’anno scorso l’Inter, passando da Antonio Conte a Simone Inzaghi, era diventata meno diretta e cattiva ma più morbida, avvolgente, polifonica in un gioco d’attacco (84 gol, sesto in Europa) distribuito su numerose bocche da fuoco”.

Permangono dei dubbi circa l'apporto del belga: “Il ritorno di Lukaku, cult-player di Conte che Inzaghi ha richiesto con grande determinazione, rende la squadra sicuramente più forte — nel campionato italiano il belga è dominante per l’insieme di tecnica e fisico — ma instilla qualche dubbio a proposito del gioco: conviene svuotare nuovamente lo spazio davanti a Romelu per farlo correre palla al piede verso la porta, oppure trovare una soluzione mediana che tenga la squadra più alta avvicinando Lautaro alla zona di tiro? La possibilità di alternare Çalhanoglu a Mkhitaryan spinge alla seconda ipotesi, ma ci vorrebbe un Gosens più vitaminico di quello visto fin qui: non solo un terzino che immancabile arriva sul secondo palo — lo era all’Atalanta, all’Inter non si è ancora visto — ma anche un esterno capace di creare gioco dalla fascia come faceva Perisic l’anno scorso, certamente il suo migliore in maglia nerazzurra. Fuori tempo massimo, ma hanno cercato di trattenerlo”.

Sezione: News / Data: Mer 10 agosto 2022 alle 13:40
Autore: FcInterNews Redazione
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