L'ex tecnico Ilario Castagner ha parlato largamente di Inter. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a ilsussidiario.net.

"Non ho visto la gara con lo Schalke perché commentavo il Real. Ho visto però il derby e posso dire che l'Inter mi sembra una squadra spenta, in modo particolare dal punto di vista fisico. I centrocampisti del Milan avevano almeno due marce in più, mentre quelli nerazzurri apparivano senza energie. Alcuni sono lenti di natura come Thiago Motta, altri sono in riserva e mancava un trascinatore come Stankovic".

Per Castagner il punto debole è la difesa: "La difesa è il reparto più debole e il gol preso a freddo non l'ha di certo aiutata. Il problema vero, e l'ho potuto notare anche nella gara col Bayern in Germania, è proprio la retroguardia: concede troppe palle-gol in ogni partita".

Una vittoria, quella di Monaco, forse illusoria: "Al gol di Pandev, io ho fatto un urlo che è durato 20 secondi, una cosa che non faccio mai. Di solito sono un tipo equilibrato, poi ovviamente in Europa tifo per le italiane. La vittoria è stata osannata per il modo in cui è arrivata, all'ultimo momento. Però lì il Bayern ha costruito talmente tanto che poteva anche fare 6 gol".

Altro problema è la condizione fisica: "I giocatori devono ritrovare la condizione: arrivano sempre secondi sulla palla. Magari qualcuno, come prima del derby, è stato anche spremuto dalle nazionali, vedi ad esempio Cambiasso, che contro il Milan era stanchissimo".

Sul futuro di Leonardo: "Si gioca tutto in questo finale di stagione. Un conto è finire l'annata combattendo, cercando quantomeno di lottare per il titolo, se non di vincerlo e un conto è arrendersi. L'Inter deve ritrovare condizione fisica e psicologica: al momento non ha convinzione nei propri mezzi".

E sulla Champions, Castagner si dice molto titubante: "Il sogno di vincere la seconda Champions consecutiva è finito. Nel calcio se non ci sono la giusta cattiveria e la massima concentrazione ci sta che una squadra più forte perda con una più debole, considerando anche il grande equilibrio che esiste oggi".

Mourinho e l'Inter, un rapporto che dura ancora: "Evidentemente Mou è rimasto molto legato all'Inter. Ha vinto 3 titoli in un solo anno: è un fatto importante per un tecnico. Secondo me è riconoscente verso i suoi ex-giocatori. Lui deve molto a loro e loro a lui, visto che è riuscito a tirar fuori le migliori risorse che avevano".

Sezione: News / Data: Dom 10 aprile 2011 alle 16:36 / Fonte: ilsussidiario.net
Autore: Alessandro Cavasinni
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