Il Corriere della Sera propone oggi una lunga intervista a Franco Carraro, dirigente a diversi livelli dello sport italiano per più decadi. "Lo sport in generale, intendo comitati olimpici e le federazioni, a livello italiano e internazionale, se uniti possono mantenere e rafforzare la loro posizione. Se invece pensano solo agli interessi di bottega a breve termine rischiano un ridimensionamento nel dopo virus", afferma Carraro, secondo cui bisognerà "pensare all’interesse generale, lavorare per questo, prepararsi a una sburocratizzazione del sistema, studiarla e programmarla per un futuro che, a virus vinto, sarà completamente diverso su ogni fronte della società. Il calcio? Ha reagito come tutto il resto del Paese, incalzato da un fenomeno nuovo, sconosciuto: per esempio mentre si stava discutendo di giocare a porte aperte o chiuse, il giorno dopo ci si accorgeva che il dibattito era già vecchio, superato dagli eventi. Oggi, liti basate su personalismi o differenze di opinioni sarebbero inaccettabili e un segno di inadeguatezza. La drammaticità del momento impone che a ogni livello si trovi unità di intenti".

La convinzione, di Carraro e non solo, è che "nulla sarà più come prima. Ma per tutti, non solo per lo sport".

Sezione: News / Data: Mar 24 marzo 2020 alle 19:24
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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