Ieri la Federcalcio bosniaca ha comunicato ufficialmente la disputa di un'amichevole contro la Russia, mettendola in calendario il prossimo 19 novembre, proprio alla vigilia dei Mondiali in Qatar. Diversi giocatori bosniaci hanno espresso legittima contrarietà. Tra questi Miralem Pjanic ed Edin Dzeko: "Non è una buona decisione. Ogni volta che la Nazionale inizia a ottenere buoni risultati, c'è sempre qualcosa che non va. Sono senza parole. La federazione conosce la mia posizione".

L'attaccante dell'Inter è ovviamente sulla stessa lunghezza d'onda: "Sono contrario alla disputa di questa partita! Io sono sempre e solo per la pace. Purtroppo non sono io a decidere, ma la mia posizione è chiara. Non giocherò mentre persone innocenti soffrono. Sono solidale con il popolo ucraino in questi tempi difficili per loro", ha detto, interpellato da fonti federali.

La decisione di accettare l'invito della Russia a San Pietroburgo è stata presa dal Comitato di emergenza della Federcalcio bosniaca nella sessione straordinaria di ieri pomeriggio. Secondo il portale bosniaco Klix, cinque membri si sono detti favorevoli, uno solo contrario. E diversi organi di stampa ucraini hanno inviato messaggi al capitano, nella speranza che potesse influenzare la decisione dell'associazione con una reazione ostinata.

Ed è anche arrivata la condanna del sindaco di Sarajevo Benjamina Karic, che ha minacciato di non far giocare più la Nazionale nella capitale bosniaca: "Condanniamo fermamente la decisione della Federazione di giocare un'amichevole contro la Russia. Sarajevo è stata a lungo una città assediata da un invasore", ha detto riferendosi all'assedio serbo durante la guerra in Bosnia (1992-1995).

Sezione: News / Data: Sab 10 settembre 2022 alle 11:34
Autore: Niccolò Anfosso
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