Daniele Cortis, direttore generale della scuola calcio Gigi Riva, in passato istruttore e aiutante di Varsi (il primo allenatore di Barella scomparso nel 2016), ha parlato del centrocampista nerazzurro in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

“Si presentò da noi a 4-5 anni e già si vedeva che aveva qualcosa di speciale - le sue parole -. Inizialmente non fu il Cagliari a notarlo, ma semplicemente lui scelse dopo di provare nel settore giovanile dei rossoblù per seguire un amico che aveva scelto quella scuola calcio. Lo ricordo come un nanetto biondo che calciava verso la porta tutto quello che gli passava davanti. Il signor Bruno lo convinceva a fare gli allenamenti mettendo in premio le caramelle. Iniziammo a capire che aveva qualcosa di diverso quando in un torneo pasquale fece una rovesciata, che a 5 anni non è proprio un gesto consueto".

"Lui ha sempre avuto l’obiettivo di diventare professionista fin da piccolissimo, ma senza una famiglia forte e intelligente non sarebbe arrivato così in fondo. Viene a trovarci ancora adesso e resta un motivo di orgoglio per noi, anche se l’obiettivo è sempre quello di formare dei bravi cittadini e non per forza dei talenti e questo a volte passa purtroppo in secondo piano nelle scuole calcio - conclude -. In sede abbiamo appesa la sua prima maglia da professionista perché dopo l’esordio con il Cagliari venne a regalarcela”. 

Sezione: News / Data: Ven 12 aprile 2024 alle 22:19
Autore: Raffaele Caruso
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