Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è intervenuto durante il convegno 'Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?, organizzato presso l'Allianz Stadium in occasione del Next Gen Day, con protagonisti anche il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e quello della Lega Pro Francesco Ghirelli. La Juve è l'unico club in Italia a vantare una filiale in Serie C: "Oggi noi non stiamo innovando, si tratta di copiare quello che gli altri fanno bene e farlo anche noi. Il passaggio delle seconde squadre è utilissimo, è un passaggio di sostenibilità. Se uno può costruirsi un calciatore in casa, non si investe per acquistarlo e anche la parte iniziale della retribuzione è più bassa e questo permette un percorso di sostenibilità per i club. Si danno giocatori alle Nazionali e questo è un vantaggio. Sin dal mio arrivo nel 2010 si voleva il progetto delle seconde squadre. C’è voluto un momento di discontinuità per realizzarlo, perché alternativamente è stato molto difficile".

Agnelli sottolinea il grande vantaggio della seconda squadra: "Consente di ridurre i costi della prima squadra in prospettiva. Il vero vantaggio economico ce l’ho quando il progetto va a regime, sui costi della prima squadra. Perché per Fabio Miretti e Nicolò Fagioli, per esempio, l’investimento oggi è l’equivalente di 10-15 milioni e una retribuzione cinque volte più alta". 

Sezione: News / Data: Dom 27 novembre 2022 alle 22:45 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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