E' Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, l'ospite d'eccezione di 'Supertele', programma di DAZN condotto da Pierluigi Pardo. La chiacchierata con il giornalista parte, ovviamente, dal derby vinto ieri sera dai nerazzurri sul Milan: 

Quanto ti cambia il lunedì un derby vinto?
"E' un lunedì diverso, vincere un derby ha un sapore speciale, soprattutto perché lo abbiamo vinto meritatamente". 

C'è un mistero nell'Inter? In alcune partite è fortissima, ma qualche volta si perde.
"Potevamo avere qualche punto in più sicuramente, ma fa parte di un percorso che questa squadra sta facendo con grande continuità. Può capitare una flessione con tanti impegni ravvicinati. Io vedo una squadra protagonista, che vuole sempre fare la partita e che quando è in difficoltà sa reagire. L'Inter, dal primo anno di Antonio (Conte,ndr), ha sempre avuto continuità nelle ultime quattro stagioni. Sono sorpreso quando vedo critiche esagerate a una squadra che sta facendo le cose nel migliore dei modi. Possiamo migliorare, ne siamo consapevoli, dall'altra parte diciamo che il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario".

Ci pensi a Spalletti?
"Di Luciano in questo Napoli c'è tanto. All'Inter ha fatto un grande lavoro, è un allenatore che dà la sua impronta alle squadre". 

Per voi arrivare secondi vale uno scudetto ?
"Dobbiamo fare il meglio possibile da qui alla fine. Abbiamo la Champions, la semifinale di Coppa Italia con la Juve: dovremo fare del nostro meglio"

Chi sceglieresti come simbolo dell'Inter in questa stagione?
"Chiederò la maglia a Darmian da mettere nel mio museo. E' un giocatore silenzioso, al servizio della squadra. Dà sempre il suo, è un ragazzo serio e professionale. E' uno che fa la differenza in qualsiasi gruppo". 

L'Inter vale il Napoli, a cosa è dovuto il gap?
"E' dovuto alla continuità, c'è il rammarico di aver lasciato qualche punto per strada. Il campionato è competitivo, ci sono tante partite. Il Napoli, poi, non ha sbagliato niente, batterli è stata molto dura per noi". 

Ti aspettavi un Milan così prudente ieri?
"Sentivo prima della partita le notizie, poi questo cambiamento si è verificato durante la gara. Ma ci sono anche i meriti dell'Inter, che dal primo minuto si vedeva che voleva vincere la partita. Il Milan è una squadra da rispettare sempre, poi ci sono dei momenti. Conosco Pioli, Maldini, hanno la personalità di venirne fuori". 

Lautaro può essere il vero capitano?
"Sinceramente, sono molto contento del suo percorso all'Inter. Ha avuto un rendimento sempre in crescendo, ora è una conferma anche per la Nazionale argentina. Per l'Inter è importante, e lo dimostra ogni volta che scende in campo. E' un generoso, non ci sta a perdere; ieri diceva che il derby di Milano si vive come in Argentina, ha ragione perché l'ambiente è molto caldo". 

Si poteva gestire meglio la situazione Skriniar?
"Non lo so. La cosa è semplice: noi abbiamo proposto il rinnovo nelle nostre possiblità (economiche ndr), lui l'ha valutata ha detto di no. Va bene così, bisogna accettare la sua decisione. Credo che la cosa più importante sia stata la risposta di tutto l'ambiente. Dovremo mettere in condizione il giocatore di rendere al meglio. La cosa importante è il bene della società, lui è stato il primo a capirlo. L'Inter andrà avanti, Skriniar indosserà un'altra maglia da luglio e gli auguriamo il meglio. Per noi è fondamentale che faccia prestazioni come ieri sera". 

Perché avete deciso di togliere la fascia di capitano a Skriniar?
"E' un tema soprattutto legato al futuro, Marotta è stato chiaro. Capisco tutto, ma ci siamo confrontati tutti e siamo stati d'accordo che fosse la scelta migliore, una scelta che ha capito lui per primo. L'Inter va avanti, guardiamo al futuro. Ieri il capitano è stato Lautaro, che è il presente e il futuro". 

Quale è il giocatore più interessante del campionato?
"Guardando soprattutto al Napoli, dico che Osimhen si sta dimostrando un grande attaccante, è importante per la sua squadra". 

I ricordi del Mondiale.
"Impossibile rimanere sobri da campioni del mondo (ride, ndr). Ho vissuto il Mondiale con grande sentimento per il mio Paese, poter assistere al torneo con la mia famiglia mi ha permesso di festeggiare ogni istante. Dopo la finale ho provato allegria perché aspettavamo questo momento da tanto. Chi ama il calcio aspettava Messi campione del mondo, questa è la cosa che ho sentito dai tifosi presenti in Qatar". 

E' più forte Messi o Maradona?
"Diego, al di là di quello che faceva in campo, aveva un carisma incredibile. A Messi uno vuole bene perché è come si mostra. Come argentino sono felicissimo per avere avuto Diego, che rimarrà unico". 

Era vera la storia di Messi-Inter? 
"Per il rapporto che abbiamo ci siamo parlati quando c'era questa possibilità. Io sono rimasto sorpreso quando ha detto addio al Barcellona, ma realisticamente non possiamo competere con realtà come il Psg o i club di Premier".

Come vedi Mourinho a Roma? 
"A voi sorprende questo Mourinho? José riesce sempre a dare qualcosa di importante per i suoi ragazzi, li sprona per il loro bene".

Zaniolo lascerà la Serie A. 
"Dispiace perché non va bene che vada via dall'Italia. Sono scelte che vanno rispettate, non conosco cosa sia successo a livello ambientale, ma attorno a lui non c'è serenità. Penso sia la scelte più giusta andare via per lui". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 07 febbraio 2023 alle 00:04
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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