Andrea Stramaccioni è ricordato nella sua avventura all'Inter anche e soprattutto per l'impresa allo Stadium in casa della Juventus nel 2012. Il derby d'Italia è il match clou della prossima giornata di campionato. "Una chiamata importante, contro l’avversario numero uno in Italia - dice Stramaccioni a Tuttosport ricordando l'impresa di dieci anni fa - Fu una grande vittoria, contro la Juve dei record di Antonio Conte, nel pieno del loro ciclo vincente e apparentemente imbattibile. Decisi di fare quello che non avevo ancora visto fare a nessuno contro quella Juventus cioè difenderci, attaccando. Giocammo con tre punte vere, Milito, Palacio e Cassano. Tre grandissimi campioni che insieme al resto della squadra confezionarono una grande prestazione".

Secondo Stramaccioni, l'Inter deve evitare "di giocare con la paura, di pensare prima a “non perdere”. L’Inter è forte, secondo me la più forte. Deve andare a Torino a dimostrarlo. Pronta a soffrire perché non sarà facile ma i Campioni d’Italia sono loro". 

In tema di singoli il tecnico, oggi all'Al Gharafa, parla di Brozovic ("Riesce a influenzare gran parte della fluidità e della continuità dell’Inter"), Dybala ("Il 3-5-2 è il modulo che a Palermo fece innamorare mezza Italia di lui, lo ritroverebbe nell’Inter. La sua qualità non è in discussione"), Lautaro ("Un giocatore incredibile che ha fame e vuole vincere, ora è il momento di fare la differenza"), Scamacca ("Uno dei profili più interessanti che offre ora il calcio italiano"), Frattesi ("Forse servirebbe più alla Juventus che all'Inter").

Infine di Vlahovic e di come fermarlo. "Non perdendolo mai di vista. Lui può sembrare sparisca per larghi tratti della gara ma è sempre lì in agguato", dice Strama.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 31 marzo 2022 alle 10:48
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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