Dalla Champions League al campionato. L'Inter non si ferma: archiviata l'andata degli ottavi di finale con il prezioso successo sull'Atletico Madrid (anche se l'1-0 resta un po' stretto...), domenica il calendario offre la delicata trasferta di Lecce per continuare a volare in vetta. Al 'Via del Mare' si preannunciano dei cambi di formazione. Alcuni obbligati, altri studiati da Inzaghi nella logica del turnover.

L'infortunio di Thuram rende praticamente certa la presenza in attacco di Arnautovic, Man of the Match nella notte di San Siro con la zampata decisiva che ha parzialmente dato un colpo di spugna ai due gol divorati. Al fianco dell'austriaco uno tra Lautaro e Sanchez, che potrebbe far rifiatare (almeno in parte) il Toro in vista del recupero con l'Atalanta di mercoledì 28. E proprio in ottica dello scontro con la Dea potrebbero tirare il fiato anche altri elementi, alcuni dall'inizio e altri con le classiche 'staffette' a gara in corso: da Calhanoglu e Mkhitaryan o Barella fino a Bastoni, senza dimenticare gli esterni Dimarco e Darmian. Le alternative più calde si chiamano Asllani, Frattesi, Bisseck, Carlos Augusto e Dumfries. Ma attenzione anche a Buchanan, fresco di esordio da applausi nella notte del poker alla Salernitana.

Già, la Salernitana. Erano in tanti a storcere il naso quando Inzaghi, con l'Atleti sullo sfondo, decise di schierare gran parte dell'undici-tipo contro l'ultima in classifica 'risparmiando' le fatiche dal 1' solo ai due esterni. La 'tattica del turnover' di Inzaghi, però, aveva (e ha) una sua logica: il match contro il fanalino di coda era fissato a venerdì, con la trasferta vincente di Roma lasciata alle spalle il sabato precedente. Ergo, la squadra aveva a disposizione quasi una settimana piena sia per preparare l'impegno contro la banda di Liverani, sia per ricaricare le pile al punto giusto per il big match europeo del martedì successivo contro i Colchoneros. Risultato? Cinque gol fatti, zero subìti e - soprattutto - due vittorie importanti. 

Un turnover leggermente più ampio nella trasferta in Salento sembra ora strada percorribile, per più motivazioni: in primis perché si arriva da una doppia gara a San Siro nel giro di pochi giorni ma anche perché mercoledì, ad appena a 72 ore di distanza, arriva la spumeggiante Atalanta di Gasperini (che a sua volta sarà reduce dalla sfida col Milan di domenica sera). Con tutta probabilità a Lecce ci saranno più cambi rispetto a quanto visto con la Salernitana, ma questo non vuol dire sottovalutare l'avversario. L'obiettivo è gestire le energie e cercare di limitare gli infortuni all'alba di un nuovo tour de force. 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 22 febbraio 2024 alle 20:14
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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