"Ci sono tante cose che passano nella mia testa". Esordisce così, a Sky Sport, José Mourinho subito dopo la gioia di aver riportato la Roma alla conquista di un trofeo. "Sono a Roma da undici mesi, si è capito subito da quando sono arrivato che c’era da aspettarsi questo (coinvolgimento del popolo romano, ndr) - continua -. Come ho detto ai ragazzi nello spogliatoio a Torino, abbiamo fatto quello che dovevamo fare: qualificarci per l’Europa League, abbiamo fatto il nostro lavoro. Oggi non era lavoro ma scrivere la storia e lo abbiamo fatto". 

Sull'ennesima pagina di storia scritta:
"È anche la mia di storia perché sono tutti trofei europei, mi hanno appena detto che solo io, Sir Alex e Trapattoni abbiamo vinto cinque trofei in carriera. Questa cosa mi fa sentire un po’ vecchio, però è vero, ho vinto già in altre annate e ho vinto oggi. Andrò in vacanza felice".

Cos’ha di diverso questa vittoria?
“La cosa bella nella mia carriera è che al di là di un trofeo europeo, al di là dello United, farlo con il Porto o con l’Inter con la Champions dopo tanti anni e farlo con la Roma è qualcosa di veramente molto molto speciale. Una cosa è vincere quando tutti se lo aspettano, un’altra è vincere quando nessuno se lo aspetta è qualcosa di immortale perché è davvero speciale. Non dico che non penso a me ma penso al popolo. Rimane per sempre, sono felice per i ragazzi e per la famiglia romanista”.

Ti senti romanista?
“Certo che sì, ma il mio è un modo di lavorare. Io sono portista, interista, chelseasta, sono pazzo del Real e adesso sono romanista, sono di tutti quelli che insieme a me cercano un obiettivo e condividono insieme a me momenti difficili e felici. Oggi con tutto il rispetto per tutti i club in cui ho lavorato e di cui sono innamorato perché non mi nascondo, sono romanista al 100%”.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 25 maggio 2022 alle 23:44
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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