"Penso di essere andato bene al Chelsea la scorsa stagione. Ma allora sapevo che se non avesse funzionato al Chelsea, avrei avuto ancora a disposizione l'Inter. Quando ho firmato di nuovo, sapevo: appartengo a questo posto. Ho questa sensazione anche per l'Anderlecht. Prendo sul serio questo club. Voglio fare del mio meglio. La gente qui lo vede. Essere incoraggiati qui è la cosa migliore che ci sia. Rimanere qui? Vedremo, vivo alla giornata. Non provo alcuno stress o pressione. Bisogna prendere una decisione. Tutto qui". Dopo questa anticipazione di ieri, arrivano nuove dichiarazioni di Romelu Lukaku, protagonista con altri due giocatori del Belgio su Prime Video nel primo episodio del documentario 'One for All'.

Nella lunga chiacchierata Big Rom spiega anche la scelta di cambiare aria e campionato dopo i 121 gol siglati in Premier League: "Non ero più felice in Inghilterra - ammette -. Volevo qualcosa di nuovo, qualcosa mi mancava e perciò sono andato via. La mia mente era altrove. Sentivo di non riuscire ad evolvere me stesso. Avevo dato. Per questo ho lasciato la Premier League e l’Inghilterra: perché non ero più felice. Poi ho pensato: e ora dove vado? In Italia! La mia famiglia sta bene qui".

"Sono felice e sto bene con me stesso e questa è una cosa importante - prosegue Lukaku -. Accetto chi sono e non mi importa di quello che gli altri pensano di me. Quando ripenso da dove sono venuto e come ero non potrei essere più felice. Mi rendo conto che ci sono altre cose nella vita e lo accetto".

Rom riavvolge poi il nastro agli albori della sua carriera calcistica: "Ho iniziato quando avevo 16 anni e ora ne ho 30: quanti gol ho segnato. Si, davvero tanti gol. Anche mio padre è stato un giocatore professionista ma io ho vissuto un po’ da emarginato e quella stessa rabbia, dal profondo, mi ha aiutato sul campo. E quegli obiettivi sono cresciuti, moltiplicandosi. Quello che contava, già a 16 anni all’Anderlecht, erano i miei gol". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 25 maggio 2023 alle 19:05 / Fonte: TMW
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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