C’ è un muro alto così tra Lautaro Martinez e il Barcellona. E non sarà l’Inter a sfondarlo né ad abbassarlo perché Steven Zhang i giocatori forti non li vende. In più c'è un dettaglio non da poco da sottolineare, in questi tempi in cui in Catalogna sono così sicuri della volontà del Toro di fare coppia il con Lionel Messi in blaugrana: l'ex Racing non ha mai manifestato alla società nerazzurra l’intenzione di andarsene, essendo convinto della bontà del progetto di Suning. Motivo per cui il bomber di Bahia Blanca ha escluso dai suoi pensieri anche il Manchester City, l’altra squadra che si è mossa con l’entourage del giocatore, lanciando più di un segnale.

C'è da dire che in questo momento particolare il discorso rinnovo sia finito in secondo piano, anche se il contratto in essere da soli 1,5 milioni più bonus a stagione non è adeguato a quanto fatto vedere in campo in questa stagione. E l’Inter è disposta a riconoscere all’argentino uno stipendio da top, ai massimi livelli per l’organico nerazzurro. Ma allo stesso tempo, perché la trattativa parta è bene che si vada oltre il 15 luglio, ovvero la data di scadenza della clausola rescissoria da 111 milioni. Quello è il muro di riferimento che il Barça deve scalare, se vuole arrivare a Lautaro. Un muro che ora per Bartmomeu appare invalicabile, altrimenti non si spiegherebbe l'offerta fatta recapitare in Viale della Liberazione che prevede due o tre contropartite. Ecco: non è da qui, semmai, che partirebbero i discorsi di Marotta e Ausilio. I parametri economici dell’eventuale affare sono noti. La strada sarebbe lunga e tortuosa, nel caso. L’Inter vuole cash, o al massimo si potrebbe discutere sull’inserimento di una - una sola - contropartita. Ci sono alcuni giocatore che in assoluto non dispiacciono. Il nome di Vidal è fin troppo semplice da ipotizzare, ma lo stesso Semedo è un profilo da seguire. Lo riporta la Gazzetta dello Sport. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 30 marzo 2020 alle 08:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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