Dopo il triplice fischio della finale di Coppa Italia, Simone Inzaghi si presenta nella sala stampa dell’Olimpico per commentare a caldo il pazzo 4-2 della sua Inter contro la Juventus e la conquista del secondo titolo stagionale. FcInterNews.it, presente con il proprio inviato, vi riporta le sue dichiarazioni.

Quanto è grande la gioia per questa Coppa? E quanta fiducia averte per il campionato?
“Sappiamo che le ultime due partire sono importantissime, vedremo che succederà. Ci penseremo intensamente da domani mattina, stasera dobbiamo goderci la serata e la cavalcata fata in Coppa Italia che si è aggiunta a quella della Supercoppa. Erano due trofei che mancavano da anni all’Inter e mi fa piacere essere l’allenatore di questa squadra. C’è da fare i complimenti ai ragazzi, la squadra è stata concentrata e sul pezzo e ha vinto meritatamente contro la Juventus che ha ottimi giocatori e un bravissimo allenatore”.

Quanto è importante Calhanoglu?
“E’ di quantità e qualità, ma fare qualche nome stasera sarebbe riduttivo. Sono un gruppo di 24 giocatori che hanno venti due trofei che mancavano da 12 anni nel palmares dell’Inter. Devono andare a petto in fuori, ma sappiamo che possiamo fare di più. Siamo dall’8 luglio che vogliamo e lavoriamo per serate del genere. Due finali, due trofei e gli ottavi di Champions con il Liverpool che mancavano da un po’. Ci è costato qualche punto, ma preferisco perdere qualche punto che uscire dalla Champions a novembre”.

Tutti quelli che sono entrati hanno dato tanto. Questa voglia di essere gruppo quando è importante?
“Se non hai gruppo non vinci due trofei in una stagione. Se non hai quelli che entrano e te la ribaltano come in Supercoppa non vinci i trofei. Sono stati bravissimi tutti, anche quelli che non sono entrati come i vari Ranocchia, Vecino, Gagliardini. Gosens, Caicedo. E non è ancora finita perché abbiamo ancora 10 giorni”.

C’è qualcosa che ha detto alla squadra tra i 90’ e i supplementari?
“Ho semplicemente detto che ci dovevamo credere. In quel momento la Juve era a cinque, poi si è rimessa a quattro. Ma sono giocatori evoluti e maturi che sanno bene come muoversi in campo”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 01:04 / Fonte: dall'inviato all'Olimpico
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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