S'è portata avanti con il lavoro l'Inter, in vista delle tradizionali tombolate in salsa natalizia. Perché la cinquina rifilata alla Salernitana ha tutta l'aria di essere un messaggio dalla portata consistente (per rimanere in tema Natale) alle concorrenti. I nerazzurri sono campioni d'inverno dopo la pesante sconfitta interna incassata dall'Atalanta per mano di Mourinho e l'affermazione del Napoli a San Siro che fa scivolare i rossoneri a -4 da una vetta saldamente occupata dalla corazzata di Inzaghi. Ovviamente parliamo di un titolo platonico, meramente statistico, ma considerata anche la situazione di classifica di nemmeno troppe settimane fa solida testimonianza dei progressi nerazzurri.

Esulta Spalletti, che può riscattare il capitombolo della scorsa settimana contro l'Empoli, tra l'avvio dinamico e battagliero con il vantaggio marchiato dalla zuccata di Elmas su pennellata morbida d'uno straripante Zielinski (capitano questa sera, ndr), e una gestione indiscutibile del gioco, soprattutto l'imposizione tecnica d'una lezione di giro palla a Pioli.

Segnali senza effetti speciali dalla reazione rossonera, che è pur vero che tenta di sciogliersi, ma s'affida troppo ai lanci lunghi sulle spalle di Ibrahimovic, fermato in due occasioni da Ospina. A non fluire è l'andamento d'un gioco orizzontale improntato su velleità orientate con poca decisione e molta paura di sbagliare. Non basta neppure l'assalto finale che porta al gol di Kessie annullato per posizione di offside attiva di Giroud. Ne esce fuori la 4^ sconfitta nelle ultime 8 per il Milan, se nel conto inseriamo pure quella con il Liverpool che è costata l'amara eliminazione dalla Champions League conclusa all'ultimo posto del girone.
Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 19 dicembre 2021 alle 22:44
Autore: Niccolò Anfosso
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