Giorno dopo giorno si sta affievolendo la campagna pro Lautaro Martinez dei media catalani, chiaro segnale che il Barcellona ha forse recepito il punto di vista ufficiale dell'Inter. Non a caso, stanno guadagnando sempre più spazio le possibili alternative, i cosiddetti Piani B all'attaccante argentino, prima scelta di mercato dei blaugrana in vista della prossima stagione, ma 'protetto' da una clausola rescissoria da 111 milioni di euro oggi inarrivabile dal Barça. Dopo i primi approcci con contropartite tecniche e una buona fetta di cash, il club nerazzurro ha chiarito di non essere interessato ai giocatori messi sul piatto dal Barcellona, ribadendo la disponibilità a privarsi di Lautaro solo previo pagamento della clausola. Ergo, 'non ve lo cediamo noi, ma siete voi che ve lo portate via nel rispetto degli accordi'. Oggi il possesso del pallone sembra essersi spostato nell'altra metà campo, quella nerazzurra, dove più che su una cessione si ragiona sulle cifre del rinnovo contrattuale del Toro, con eliminazione di questa fastidiosa clausola. E in tal senso non esistono scadenze, quanto piuttosto la volontà di entrambe le parti di giungere a un accordo. Pertanto, se fino a qualche giorno fa, nel pieno della campagna mediatica catalana, sembrava che Martinez fosse destinato a lasciare Milano, oggi il diretto interessato è molto più vicino a restare con uno stipendio decisamente migliorato. Sempre che nel frattempo i blaugrana non riescano a piazzare delle cessioni remunerative e arrivare alla cifra scritta sul contratto del giocatore. O mettano sul tavolo contropartite troppo invitanti per non rifletterci.
Con la conferma probabile (ma non ancora scontata) di Lautaro e quella indiscutibile di Romelu Lukaku, Beppe Marotta e Piero Ausilio stanno lavorando al completamento del reparto offensivo. Il rinnovo di una nuova stagione del contratto di Olivier Giroud con il Chelsea non ha per nulla lasciato di stucco la dirigenza operante in Viale della Liberazione, per il semplice fatto che l'attaccante francese aveva perso appeal nei suoi confronti dopo il suo mancato arrivo lo scorso gennaio. Ipotesi tenuta in caldo in quanto parametro zero, ma non più prioritaria. In cima alle preferenze, con il contratto in scadenza, c'è sempre stato Dries Mertens, che dopo l'incontro con Aurelio De Laurentiis sembrava destinato a rimanere a Napoli. Poi, nel pieno del lockdown, la società nerazzurra ha presentato un'offerta economica decisamente migliore e mai pareggiata dai partenopei, che hanno lasciato campo libero alla concorrenza. Il belga, costantemente in contatto con Lukaku, preferisce rimanere in Italia nonostante la ricca proposta del Monaco e l'Inter oggi si sente moderatamente tranquilla sulla sua volontà di sposare la causa nerazzurra. Ad oggi, salvo ripensamenti del classe 1987, dovrebbe essere lui il primo rinforzo della prossima stagione, in sostituzione di Alexis Sanchez che, come prevedibile, tornerà al Manchester United.
Se Martinez e Mertens vestissero, come auspicabile, la maglia nerazzurra ai nastri di partenza della nuova stagione, bisognerebbe capire quale attaccante completerebbe il reparto offensivo. Antonio Conte non ha mai nascosto la volontà di avere quattro centravanti di primo livello, benché sia calcisticamente affascinato da Sebastiano Esposito. Sul ragazzo del 2002 però bisognerà fare delle riflessioni: trattenerlo e affidargli il ruolo di quarta punta o permettergli di maturare altrove giocando con continuità (il Brescia sembra la destinazione ideale)? Interrogativo lecito, anche se il buonsenso inviterebbe l'Inter a completare l'attacco con un centravanti di profilo medio alto che possa dare garanzie nel corso della prossima stagione. In effetti, mancherebbe il famoso vice Lukaku che possa permettere al belga di rifiatare ogni tanto. Giroud sarebbe stato perfetto, ma non è escluso che Marotta e Ausilio stiano lavorando a un altro giocatore con il consenso dell'allenatore salentino (Edinson Cavani è stato proposto). Chiaramente, non sarebbe uno dei nomi accostati ai nerazzurri in questo periodo, come Pierre-Emerick Aubameyang, Federico Chiesa o Timo Werner, alternative economicamente dispendiose al Toro qualora partisse. Più facile si punti a un '9' di esperienza, possibilmente a costi contenuti, che sappia svolgere tatticamente i compiti che Conte si aspetta. Ma per questo c'è tempo, sono ancora troppe le incognite della prossima stagione e le priorità riguardano anche altri reparti.
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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