Maggio 2024 è alle porte e la data, cerchiata in rosso sul calendario di casa Zhang, rappresenta per i proprietari dell’Inter una partita molto importante da giocare. Gli Zhang dovranno, in tale data, rimborsare il fondo Oaktree dal prestito da 275 milioni di euro sottoscritto nel 2021, con un interesse al 12%. Tale prestito, "essendo di tipo Pik, prevede l’aumento dell’esposizione in base agli interessi annui: in questa tipologia di prestito, infatti, gli interessi non vengono versati anno per anno, ma vengono accumulati nel tempo e il pagamento avviene alla scadenza del contratto di finanziamento" si legge su Calcio e Finanza che ricorda come la cifra da rimborsare sia oggi di 329,6 milioni di euro e che, considerando gli interessi del 2023 e dei quattro mesi del 2024, possa superare i 350 milioni.

Ma cosa succederebbe nel caso in cui la famiglia Zhang non riuscisse a rimborsare il fondo entro la data stabilita? Il portale esperto di finanza calcistica ha provato a delineare gli scenari tenendo conto di una molteplicità di fattori economici. "La valutazione complessiva della società FC Internazionale SPA è di poco inferiore a 1 miliardo di euro di Enterprise Value - si legge -: considerando la PFN negativa per circa 350 milioni e l’Equity Value pari a 585 milioni come calcolato in base ai dati di cui sopra, si arriva sopra i 930 milioni di euro". Tale valutazione va però bilanciata in relazione ad un’eventuale rivalutazione del brand. 

Le possibili opzioni sul tavolo, analizzate da CF, sono:

- ​​​​​​Estendere e/o rifinanziare il prestito con Oaktree o con un altro finanziatore, "pur considerando che lo stesso grava sulla controllante (la quale non produce, a oggi, reddito) e, al momento, la società FC Internazionale SPA non è in grado di generare e garantire la liquidità necessaria a rimborsare un rifinanziamento; tuttavia, l’orizzonte temporale del 2027 sarebbe abbastanza congruo per 'spostare' il problema a una data futura e lavorare nel mentre per limare l’evidente squilibrio economico-finanziario della società, passando anche per qualche cessione eccellente, in modo da garantire sostenibilità al Gruppo (e magari capitalizzare in vendita anche un eventuale 'progetto stadio')";

- Vendere la società a un nuovo investitore "a cifre notevolmente inferiori a quanto speso/investito per acquisirla, controllarla e «farla funzionare», realizzando così una fortissima minusvalenza".

- Valutare eventuali 'operazioni straordinarie' che "permettano di generare liquidità immediata tale da garantire le risorse per avviare un 'new deal': estinzione del prestito con Oaktree, ricapitalizzazione della società e sviluppo di un piano sostenibile in area tecnica (costi e ricavi bilanciati, investimenti in profili di età giovane e parametri zero etc.). Come «operazione straordinaria» potrebbe essere ipotizzata un’eventuale cessione dei diritti TV a 25 anni in 'stile Barcellona': sacrificare un futuro lontano per una liquidità immediata e l’implementazione di un nuovo piano".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 febbraio 2024 alle 20:34
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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