Il rientro di Marcelo Brozovic pone Simone Inzaghi davanti a un interrogativo. Meglio problemi di abbondanza che di scarso materiale a disposizione, ovviamente, ma in campo vanno in undici e bisogna capire come gestire al meglio il ritorno del giocatore croato. Nel periodo di prolungata assenza del bronzo mondiale in carica, infatti, Inzaghi ha trovato un equilibrio facendo largo uso del trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan. Tutti e tre hanno risposto benissimo, in particolare ha stupito il turco per come si è adattato al ruolo di regista, facendo anche meglio rispetto alla posizione da mezzala.

Ora il tecnico interista si trova davanti a tre possibili strade da poter percorrere:

1) Tornare ai “vecchi titolari”. Barella a destra, Brozovic in mezzo, Calhanoglu a sinistra. È la composizione con cui si è partiti, ha dato garanzie, sembra essere quella più naturale visto che mesi (già dall'anno scorso) ha garantito la giusta stabilità. Se c'è un problema che è rimasto tale con l'assenza di Brozovic, infatti, è che in trasferta l'Inter continua a subire troppi gol. Con il croato davanti alla retroguardia e Calhanoglu mezzala (considerato anche quanto ha giocato Mkhitaryan in questi mesi) si potrebbe pensare finalmente di tornare al periodo della passata stagione in cui l'Inter aveva numeri ottimi anche difensivamente, quelli che ha conservato per ora al Meazza ma non certamente fuori casa.

2) Riportare Brozovic tra i titolari ma nel ruolo di mezzala, lasciando a Calhanoglu il compito di dirigere il traffico davanti alla retroguardia oppure affidandosi al “doppio play”, come fece Conte quando riuscì a estrarre fuori il meglio da Eriksen lasciando le chiavi del gioco sia al danese che allo stesso Brozovic.

3) Non toccare l'attuale assetto e tenersi Brozovic come alternativa, pedina preziosa per il turnover e ottima arma a partita in corso. Forse l'ipotesi più remota, perché parliamo comunque di un pilastro della squadra, un giocatore ormai di enorme esperienza internazionale e che coniuga le due fasi come pochissimi altri al mondo. Sarebbe un segnale anche in chiave mercato, verso la sessione estiva. Un Brozovic più accantonato, meno centrale nel progetto, potrebbe significare una volontà precisa di mettere il calciatore sul mercato e provare con lui a raggiungere il famoso attivo richiesto da Zhang ai dirigenti, contando sull'esplosione di Calhanoglu da regista e sulla crescita di Asllani.

In ogni caso bisognerà fare una scelta in tempi brevi, perché la zona Champions vede tante squadre in pochi punti e la fiammella di speranza per la lotta scudetto è ad oggi accesa più per calcoli matematici che per una concreta realtà. Inoltre, si avvicina la doppia sfida col Porto in Champions League, appuntamento cruciale della stagione. Non è il caso di arrivarci con sperimentazioni in corso.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 07 febbraio 2023 alle 11:59
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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