Sulla Gazzetta dello Sport di stamane troviamo alcune anticipazioni dell'intervista che Antonio Conte ha rilasciato a Paolo Condò per GQ nel numero che sarà in edicola il prossimo 11 giugno. "Io devo lavorare, e tanto. È un bisogno che ho nel dna - ha detto il nuovo allenatore nerazzurro -. La scelta di venire all'Inter? La presenza di Marotta ha aiutato, perché era la conferma delle intenzioni serissime. Da 8 stagioni non si lotta per il 1° posto. Qui vogliono cambiare le cose e mi ha colpito la determinazione di Zhang".

Insomma, Conte scansa l'idea di limitarsi a partecipare. "So che su di me ci sono aspettative visti i risultati ottenuti e la rapidità con cui sono venuti. Posso accettare all’inizio di avere poche possibilità di vincere, ma devono esserci. Si può fare, non abbiamo limiti - avvisa l'ex c.t azzurro -. Il mio passato juventino un ostacolo? Quando decidi di allenare azzeri ciò che hai fatto da giocatore, perché un calciatore può pensare di sviluppare la sua carriera in uno o due club, un tecnico no, è consapevole che se tutto andrà bene lavorerà per diverse società. Non vedo l’ora di portare l’Inter dove le compete. I tifosi si aspettano tanto, e fanno bene".

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Sezione: Copertina / Data: Gio 06 giugno 2019 alle 08:13 / Fonte: GQ
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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