Analogie tra l'Inter rullo compressore in trasferta e un noto film horror, The Ring: la squadra nerazzurra vuole fare uno squillo alle sue due dirette rivali per lo scudetto, Juventus e Napoli. Il tutto, in sette giorni: sette crucialissimi giorni. Dove l'Inter affronterà la Sampdoria prima, e la Juventus poi. A Torino. E per farlo non basterà guardare una videocassetta e alzare il telefono chiamando Conte e Mazzarri, anche perché l'accento di Stramaccioni non inquieterebbe nessuno. Basterà dare la giusta attenzione all'ostico turno infrasettimanale contro la Sampdoria, in casa, senza pensare al big match di sabato dello Juventus Stadium. Vietato sbagliare, anche perché il vantaggio accumulato dai bianconeri (4 punti) può diventare un vuoto enorme in pochissimo tempo.

L'Inter probabilmente arriva nel momento migliore alla settimana finora più importante del sua stagione. I quotidiani, in assenza di notizie, rimarcano i record raggiunti dalla squadra di Stramaccioni. Numeri importanti, toccasana per il morale, ma che sicuramente non potranno essere il maggior punto di forza di questa squadra. Una squadra che ieri ha dato la sua ennesima dimostrazione consecutiva di solidità. Ecco, forse è questo il vero record. La difesa a tre, da incognita è diventata la colonna portante. Tre difensori, tre mastini: ieri Gilardino e Gabbiadini sono sembrati per lunghi tratti cani abbandonati ad agosto sull'autostrada.

Merito di Stramaccioni, che più passa il tempo più acquista maturità nelle scelte. Anche ieri ha messo Pioli in scacco matto rinunciando all'ultimo momento a Cassano (sarà vero il dolore alla cervicale?), preferendogli un ben più fisico Mudingayi. Una mossa rivelatasi vincente, che ha ingabbiato la fantasia di Diamanti e che ha messo il Bologna alle strette, riducendolo a poche soluzioni offensive. Altra nota lieta non può non essere l'attacco: inizialmente si parlava di Palacio vice Milito, ora Palacio con Milito sta formando un tandem di tutto rispetto. I due si assistono a vicenda, si dividono i gol. E l'Inter sorride insieme ai suoi tifosi, che con un pizzico di immaginazione ripensano ai tempi di Mourinho. Tempi che non sembrano più malinconia all'orizzonte, ma serio modello per un'Inter futura. Solidità e compattezza: adesso servirà una conferma. In sette giorni. Napoli e Juve da avvisare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 ottobre 2012 alle 11:00
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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