L'infinito tour di interviste di Marko Arnautovic prosegue ai microfoni di Heute. L'attaccante dell'Inter comincia la sua chiacchierata dall'Europeo che tra pochi giorni inizierà con la sua Austria: "Possiamo sorprendere tutti, compresa la Francia. Ma abbiamo il massimo rispetto. Questa è una squadra mondiale. Non c'è nessuno che ti fa dire che può essere facile con loro. Sono i favoriti per l'Europeo, ma non siamo sparring partner e non andiamo in vacanza. Il 75% della nostra squadra vive in Germania e sanno molto bene cosa vuol dire giocare lì".

Incontrerai due compagni di squadra, Pavard e Thuram. Hai piazzato scommesse?
"Naturalmente abbiamo parlato nello spogliatoio. Soprattutto con Marcus Thuram. Ma non ci sono scommesse, nemmeno con Dumfries, come era stato scritto. Tutti vogliono vincere per il proprio Paese. Noi siamo pronti. Mancano ancora dei giorni, ora pensiamo a riposarci e passare del tempo con la famiglia".

La squadra titolare dell'Inter ti ha davvero reso migliore?
"Sì, puoi dirlo. Come persona. Il calcio è una questione di talento, anche di corpo, ma l'aspetto più importante è mentale. L'ultimo anno è stato molto impegnativo per me mentalmente. Mi sono infortunato due volte. Gli italiani hanno detto: 'Perché porti Arnautovic? E' sempre infortunato?', ma non mi sono infortunato spesso. Avevo un edema alle ossa. Non è un infortunio, è stress". 

Un infortunio muscolare ti ha fermato quest’anno.
"La questione muscolare quest'anno è stata amara. Ero abituato a giocare dall'inizio e a fare tutte le partite. Poi ho avuto un lavoro diverso e sono arrivato a 15, 20, 30 minuti. Ho dovuto trovare la mia strada, il corpo adattato. Quando è successo poi mi sono infortunato di nuovo, ma sono felice di aver giocato di nuovo dall'inizio. Ho vinto quasi tutto, ho un altro anno lì e ho ancora molto da fare".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 10 giugno 2024 alle 14:06
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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