Una perdita quantificabile in 160 milioni di euro. Questa la cifra alla voce 'diritti tv' che non entrerà nelle casse dei club di Serie A, un grosso danno in un periodo in cui mancano anche gli incassi al botteghino e le rate degli sponsor. Sky e Dazn - si legge su La Repubblica - sinora sono in piena regola: hanno pagato più del dovuto, l'85 per cento della stagione quando di partite ne sono state giocate solo il 68 per cento. Il contratto della Lega di Serie A è ben fatto: le tv sono costrette a pagare sia per questa stagione che per la prossima. In tutto sono un miliardo e 400 milioni, la quota di Sky e Dazn è di 973 milioni.

Logico che ora si metterà in piedi una trattativa fra i vertici della Lega, Dal Pino e De Siervo, e quelle delle emittenti, facendo tesoro anche di quanto deciso in Bundesliga (nessun accordo per ora sui 300 ancora da versare) e Premier League. Possibile - riferisce il quotidiano - che a Sky-Dazn venga fatto uno sconto per la prossima stagione, impossibile ora da quantificare. E' chiaro che la partita dei diritti è quella decisiva per le sorti di tutto il calcio italiano, dalla massima Serie sino ai dilettanti. E' stato chiesto, inoltre, al governo di modificare la legge Melandri, e togliere il divieto di esclusiva (no buyer sigle rule) in modo da invogliare Sky a investire ancora nel calcio, come ha fatto in tutti questi anni. Possibile che il bando d'asta venga accantonato e che il contratto del prossimo anno, magari appunto con qualche sconto, sia valido pure per quello successo. 

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Sezione: Focus / Data: Ven 17 aprile 2020 alle 14:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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