Ha salvato l'Inter con una parata miracolosa. I nerazzurri non prendono gol e Julio Cesar parla a Sky con gioia: "Siamo veramente contenti, era una gara difficile su un campo diverso con il sintetico. Ci abbiamo messo il cuore, abbiamo difeso molto bene e ogni vittoria la fiducia ritorna e aumenta. Siamo veramente soddisfatti, dobbiamo chiudere l'anno sconfiggendo il Lecce. Quella parata? Era di puro riflesso, una parata importante, vale come un gol.

Ranieri è una persona intelligente e educata, quando c'è da bacchettare lo fa, ma con la sua intelligenza ci trasmette quel che vuole. Abbiamo capito bene le sue idee al 45' e abbiamo vinto. La rimonta? E' ancora presto per parlare di scudetto, chi è davanti è ancora a 31 punti, ma per come eravamo partiti continuiamo a riflettere gara dopo gara".

Il portiere, raggiunto a caldo dai microfoni di Mediaset Premium, ha aggiunto: “La mia parata nel finale è stata importante come un gol, sono contento per il mio contributo e felice per i miei compagni. Sappiamo che dopo un inizio così dovevamo dimostrare di essere la vera Inter, ce la stiamo facendo e partita dopo partita risaliremo. Normalmente la squadra che subisce meno gol vince il campionato, speriamo di continuare a difendere così. Per me come portiere se non prendo gol la fiducia aumenta. Lo stemma del Mondiale? Dobbiamo togliere il cappello di fronte al Barcellona, un piacere per chi ama il calcio. So che sarà difficile riprendere questo logo, ci proveremo”.

A Inter Channel, Julione spiega: "Contenti perché è importante continuare questa rincosrsa. Sappiamo di essere partiti male, ma adesso abbiamo trovato la strada giusta. Poco lavoro per me? E' vero. Ma i portieri delle grandi squadre al massimo fanno un paio di parate a partita. Ed è lì che devi farti trovare pronto. Sono felice di aver dato il mio contributo nel momento del bisogno. La cosa che mi è piaciuta di più? Penso che la fase difensiva sia stata molto buona, con maggior concentrazione. Altre volte prendevamo gol per mancanza di concentrazione. Ultimamente, però, i tifosi stanno rivedendo la difesa che ha vinto tutto due anni fa. Sono contento per me, per i miei compagni e anche per Luca (Castellazzi, ndr) che quando gioca fa il suo". Poi una domanda sul Santos, ko 4-0 col Barça: "Peccato, facevo tifo per loro che sono brasiliani. Conosco bene Rafael, Neymari Ganso: in Sud America ci tengono tantissimo, più che in Europa in cui la Champions è più grande". Sulal classifica più decente dell'Inter: "Prima del Genoa avevo detto che, sui giornali, si vedeva un'Inter sulla colonna di destra della classifica. Allora nello spogliatoio ho detto che dovevamo rimanere lì, in quella zona, e avanzare. Dobbiamo riprenderci il posto che merita l'Inter".

Sezione: FOCUS / Data: Dom 18 dicembre 2011 alle 16:52
Autore: Fabrizio Romano
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