"Sono contento che sia arrivata l'ufficializzazione del rinnovo del mio contratto, adesso siamo legati fino al 2021". Dall'Inter Store di Milano dove ha annunciato il suo prolungamento con l'Inter Mauro Icardi si concede anche per un'intervista ai microfoni di Premium Sport. "Sono qua per vincere qualcosa con questi colori e con questa squadra. La società fa sempre dei sacrifici per provare ad arrivare il più in alto possibile e sicuramente se continuiamo a lavorare arriveranno i risultati".

Capitano e da oggi il giocatore più pagato della rosa nerazzurra, ma per l'argentino "la responsabilità c'è sempre, al di là dei soldi e di tutto, perché sono l'attaccante, quello che deve fare i gol per far vincere la squadra: questo è ciò che conta nel calcio. Poi essere capitano è anche una grande responsabilità".

Sul contributo della moglie-agente Wanda Nara Maurito spiega: "È stato il suo lavoro, siamo tutti contenti a casa. Quando c'è da parlare delle mie cose calcistiche diventa tosta, però ci mettiamo d'accordo. Vicino a lasciare l'Inter? Sono stato sempre tranquillo e si è visto anche in ritiro: non ho mai pensato di cambiare aria e di andare da un'altra parte. A Milano stiamo bene, abbiamo tutto e i bambini sono abituati a questa città, una delle più importanti al mondo. Stiamo benissimo qua".

Riportare l'Inter in Champions, battere Higuain vincendo la classifica marcatori o tornare in Nazionale: qual è la priorità fra gli obiettivi di Icardi? "Non c'è una classifica, quelli sono i miei obiettivi. La squadra deve tornare a giocare a grandi livelli e poi bisogna raggiungere le altre cose a piccoli passi".

Si parla ancora del rapporto con De Boer: "È molto buono - ribadisce Icardi -, ci capiamo anche bene. Parlando lui lo spagnolo possiamo discutere di tante cose. Al mister piace giocare a calcio e si sta vedendo sul campo. Per tornare in Champions dobbiamo continuare a lavorare e poi a fine anno dobbiamo essere lì. Dobbiamo prendere i risultati e fare quello che ci chiede il mister".

Sezione: Focus / Data: Ven 07 ottobre 2016 alle 17:32
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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