Duro attacco della Gazzetta dello Sport a Simone Inzaghi. Non il primo, in realtà, in questa stagione. Secondo il vicedirettore Andrea Di Caro della rosea, per la situazione in campionato le colpe sono più del tecnico che del club. "La proprietà, come lo scorso anno, ha dovuto fare i conti con un budget risicato, ma il mercato di Marotta e Ausilio (che hanno rimandato alcune pesanti cessioni previste) ha portato i vari Onana, Lukaku, Mkhitaryan, Acerbi - si legge -. La rosa già molto forte si è arricchita di giocatori esperti e di valore. L’Inter è completa in tutti i reparti. Il problema è che non rende, pecca in continuità e carattere. Vive di alti e bassi. Ha subito spesso degli stop dopo grandi risultati, segno di incapacità di mantenere alta la concentrazione e la fame di vittorie. Ha perso la rabbia agonistica che due anni fa l’aveva portata al titolo. Dopo aver buttato lo scudetto dello scorso anno, non ha mai lottato in questo. Ma pur essendo anche Inzaghi un tecnico aziendalista come Pioli, la sua mano sul mercato si è sentita. Richieste precise in questi due anni ci sono state e sono state esaudite sia negli arrivi (da Dzeko a Correa, da Gosens ad Acerbi) sia nel trattenere possibili partenti (come Skriniar in estate), sia nel privilegiare certi colpi (Lukaku) rispetto ad altri (Dybala) e più avanti nel non sacrificare uno dei suoi pupilli (Correa) per inseguire un top ancora possibile (sempre Dybala). Appesi alla Champions. E si salvi chi può...".

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Sezione: Focus / Data: Gio 23 marzo 2023 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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