Dall'imminente accordo Zhang-Oaktree per riscadenziare il prestito esistente alla discesa in campo di una misteriosa cordata saudita vicina alla famiglia reale fino al nuovo finanziamento (da Londra) che consentirebbe a Zhang di rimborsare Oaktree e proseguire. Secondo il Alessandro F. Giudice, che scrive sul Corriere dello Sport, anche l'ipotesi di una trattativa in fase di conclusione con Pimco per un finanziamento da 400 milioni finalizzato a surrogare Oaktree "obbliga a qualche cautela". Insomma, nulla può essere dato per scontato.

"Iniziamo col dire che non c’è oggi un compratore per l’Inter. Non lo hanno trovato gli advisor Goldman e Raine che hanno scandagliato il mercato internazionale, non lo ha trovato Oaktree che pure si era messo a cercarlo per scongiurare l’eventualità di escutere il pegno e ritrovarsi proprietario dell’Inter - scrive Giudice oggi sul quotidiano romano -. Dell’attivismo di Oaktree avevamo dato conto qualche settimana fa, ma le ricerche sono al punto di partenza. A scoraggiare potenziali acquirenti non sono tanto le richieste di Zhang (sotto lo scacco dell’imminente scadenza del debito) ma la complessa struttura debitoria dell’Inter".

Nel frattempo, viene spiegato come Oaktre non avrebbe interesse a rifinanziare il debito "perché ciò servirebbe solo a incrementare l’esposizione, che crescerebbe a ritmi vertiginosi per la capitalizzazione degli interessi a fronte di una garanzia costituita dallo stesso asset cioè la proprietà del club".

E allora? "La situazione attuale ha reso almeno, se non altro, conclamata l’incapacità di Zhang di rimborsare il debito con risorse proprie su cui qualcuno nutriva ancora dubbi - puntualizza Giudice -. Finanziare l’estinzione di un prestito in scadenza è operazione con profilo di rischio radicalmente diverso da un classico prestito, perché prescindere dalla possibilità di un rimborso da parte del debitore (oltre che dal pagamento degli interessi che sarebbero capitalizzati) trasforma l’operazione in una pura scommessa sul valore futuro del club. Equivalente, in finanza, a una call option. Per un fondo di debito, tale circostanza obbliga a trattarla come una cosa diversa, non necessariamente gestibile per chiunque. Ecco perché, al momento, l’esito più probabile resta l’escussione del pegno da parte di Oaktree che non ha alcuna voglia di mettersi a gestire l’Inter e che cercherà di scongiurare l’evento con ogni mezzo. Il poco tempo non aiuta".

Eppure ieri le parole di Zhang andavano in tutt'altra direzione: il tempo dirà. 

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Sezione: Focus / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 10:48 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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