"La trattativa per riportare Romelu Lukaku all'Inter non prevede un trasferimento di un calciatore della rosa di Inzaghi alla corte del Chelsea". Tuona così il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna, dove spiega la "ferma volontà del club di viale della Liberazione che intende fare il possibile per rimettere al centro del proprio attacco Big Rom". Un possibile che non deve essere frainteso con il concetto di 'tutto pur di riaverlo'. La dirigenza interista, ben conscia dell'importanza e del peso che l'eventuale ritorno del belga possa rappresentare anche e soprattutto a livello tecnico, non ha la ben che minima voglia di cedere alle volontà del belga e del club londinese: Lukaku di fatto è, per il Chelsea, un problema da risolvere e del quale approfittare, non lasciarsi tenere sulle spine: "ecco perché l'Inter è pronta sia a togliere al Chelsea l'onere di un ingaggio che, compresi i bonus, pesa 28-29 milioni lordi a stagione, sia a pagare una quota 'simbolica' per il prestito (5 milioni)". 

Inserire nell'operazione di 'rimpatrio' eventuali contropartite, nella fattispecie Dumfries, che tanto piace ai Blues, non è l'opzione più gettonata di Marotta e Ausilio. La cessione dell'olandese, richiesto anche da TottenhamUnited, "non viene considerata un'opzione anche perché tra 12 mesi la società di Zhang si ritroverebbe senza il prezioso esterno e con il belga di ritorno a Stamford Bridge per fine prestito". Discorso facilmente estendibile a tutti gli uomini della rosa di Inzaghi, "che già rischia concretamente di perdere Skriniar. La linea è chiara: un elemento può essere sacrificato in cambio solo di contanti per sistemare il bilancio (obiettivo +80 milioni per la campagna trasferimenti), non in scambi".

Motivo per il quale il quotidiano romano chiarisce a grandi lettere "il blitz di giovedì sera del ds Ausilio a Londra non è collegato direttamente a Lukaku. Niente faccia a faccia con la dirigenza del Chelsea, così assicurano dalla sede interista". Secondo il CdS infatti "i dialoghi che l'Inter ha avuto con l'avvocato che cura gli interessi di Lukaku, Sebastian Ledure, tramite della trattativa con la società di Boehly, hanno chiarito che non ci sono margini per il prestito gratuito", pur tenendo conto della richiesta al ribasso del Chelsea per lasciare partire il belga in prestito: da 25 a 20 milioni, cifra sempre troppo alta per le possibilità e volontà dell'Inter. L'alternativa potrebbe, appunto, essere l'inserimento di una contropartita, soluzione che non piace ai milanesi e che complica il lavoro di Ledure che al prossimo incontro con i Blues dovrà tentare di convincerli ad abbassare le pretese per un eventuale prestito oneroso. L'Inter è stata chiara: dopo i 5 milioni della proposta iniziale si può alzare l'asticella che non può comunque arrivare oltre i 10-12, il tutto entro il 30 giugno per sfruttare i vantaggi del Decreto Crescita.

Acquista QUI i prodotti originali Inter

Sezione: Focus / Data: Sab 11 giugno 2022 alle 08:43
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print