"Nella testa di Inzaghi il confine tra la beatificazione, se vincesse Coppa Italia e scudetto, e fallimento, in caso di ko con la Juve e secondo posto dietro al Milan, non esiste". Lo sostiene il Corriere dello Sport che prova a entrare nelle pieghe dell'emotività del tecnico nerazzurro nell'immediata vigilia della finale di Coppa Italia di stasera.

"Dentro una stagione in cui ha totalizzato più punti di tutti i suoi predecessori (escluso Mourinho) al primo anno sulla panchina dell’Inter e ha centrato dopo dieci anni gli ottavi Champions, unico a battere nel 2022 il Liverpool di Klopp, non possono essere le ultime tre partite a spostare il giudizio. Ecco perché, come un mental coach, ha martellato lo spogliatoio dell’Inter, invitando i suoi giocatori a eliminare le preoccupazioni. La finale dell’Olimpico dev’essere un’opportunità, non un peso. Qui e ora si fa la storia", sottolinea il quotidiano romano che dunque difende il lavoro dell'ex laziale. 

Acquista QUI i prodotti originali Inter

Sezione: Focus / Data: Mer 11 maggio 2022 alle 08:29 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print