Quattro partite - tre di campionato e la finale di Coppa Italia - per dare un senso positivo a una stagione finora deludente. Questo quanto scrive oggi il Corriere dello Sport su Joaquin Correa, condizionato dai tanti acciacchi fisici alla sua prima stagione nell'Inter. "Gli infortuni sono una valida attenuante, visto che, al di là del numero totale di presenze (32), è stato in campo soltanto 1085’ (media di 34 a partita) - si legge -. La valutazione negativa, quindi, nasce dal fatto che, quando ha giocato, l’argentino non ha inciso. Il suo score è fermo ancora a 4 reti, peraltro due doppiette valse due vittorie (contro il Verona la sera dell’esordio in nerazzurro e contro l’Udinese), ed è addirittura dallo scorso 31 ottobre che si sono perse le sue tracce nel tabellino dei marcatori. Da aggiungere ci sono pure 2 assist, spettacolari e decisivi (contro il Napoli all’andata e nel derby di ritorno di Coppa Italia), ma comunque non sufficienti per modificare la sostanza".

Sono già due mesi che Correa è tornato in piena efficienza, ma raramente Inzaghi lo ha lanciato dall'inizio: appena 4 volte su 13. La sensazione, però, è che pian piano l'ex laziale stia risalendo la corrente anche nelle gerarchie del tecnico piacentino che l'ha voluto fortemente in estate. E adesso è venuto il momento di ripagare la fiducia. "Plausibile che già domani, contro l’Empoli, lui possa avere una prima possibilità - anticipa il quotidiano romano -. In vista proprio della finale di Coppa Italia, infatti, Inzaghi potrebbe far riposare qualcuno, come Dzeko. Significa che, in attacco, si va verso un tandem tutto argentino. Sulla buona vena di Lautaro nessuno può discutere (5 reti nelle ultime 5 gare): la speranza è che la trasmetta anche al suo connazionale...".

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Sezione: Focus / Data: Gio 05 maggio 2022 alle 08:43 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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