Beppe Sala offre San Siro a Inter e Milan. "La sola idea che potesse essere valutata la possibilità di lasciare Milano - con tutte le conseguenze del caso (danno d’immagine derivante dall’avere le milanesi in campo fuori città, mancati posti di lavoro, mancati incassi dagli oneri di urbanizzazione, mancato indotto per non parlare dei servizi accessori) - avrebbe indotto l’inquilino di Palazzo Marino a un ripensamento - conferma la Gazzetta dello Sport -. Una mossa ragionata in una partita a scacchi che si sta facendo nervosa, con i due club che a questo punto mal digerirebbero la costante moral suasion del Comune che preferirebbe una ristrutturazione del Meazza al nuovo impianto che, invece, per Milan e Inter, è l’unica via. Una ristrutturazione radicale dell’impianto attuale si potrebbe stimare intorno ai 400 milioni, quindi con costi inferiori rispetto agli almeno 600 milioni richiesti per la costruzione del nuovo stadio (1,2 miliardi il masterplan). Ma è indubbio che i vantaggi economici diretti e indiretti che comporterebbe un impianto realizzato da zero siano il motivo per cui Milan e Inter hanno sempre preferito questa opzione a quella del restauro (Juventus docet)".

Ma cosa ne pensano le società dell'offerta di Sala? "Inter e Milan vanno avanti. Le parole del sindaco Beppe Sala e la provocazione del Meazza messo in vendita per 70 milioni (meno di Lukaku...) non cambiano i progetti delle due società, che non commentano ufficialmente e continuano a spingere sull’acceleratore - si legge sulla rosea -. Nelle ultime settimane è stato intensificato il lavoro con il Comune e con gli studi di architettura che devono trasformare in realtà il masterplan: dopo il derby, con tutta probabilità tra il 24 e il 27 settembre, finalmente presenteranno il progetto architettonico alla città dopo averlo prima recapitato sulla scrivania del sindaco. Il masterplan, sul quale Palazzo Marino dovrà pronunciarsi entro il 10 ottobre, è chiarissimo. Lo stadio avrà 60-65 mila posti, sarà privo di barriere architettoniche e con riduzione dell’inquinamento acustico di almeno il 40% rispetto a oggi. L’impianto sarà costruito nella zona occupata oggi dai parcheggi del Meazza e Inter e Milan avranno un diritto di superficie per 90 anni. Ci sarà poi un’area extra-stadio che a pieno regime darà lavoro a 3.500 persone". La partita - secondo la Gazzetta dello Sport - si giocherà soprattutto sulle volumetrie. In corsa restano gli americani di Populous (che sembrano favoriti vista la maggiore esperienza ad altissimo livello) e il consorzio statunitense-italiano Manica-Cmr.

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Sezione: Focus / Data: Sab 14 settembre 2019 alle 08:27 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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