Francesco Pio Esposito, attaccante dell'Inter Under 19 e della Nazionale Under 20 protagonista del Mondiale di categoria in Argentina, interviene su Sky Sport commentando in primo luogo il gol di tacco col quale ha suggellato la vittoria degli Azzurrini contro la Colombia: "Prima volta? Mi era capitato sempre con la Nazionale, però era l'Under 18".

Vedrete la finale Champions?
"Sì, perché qui in Argentina saranno le 18".

Ti senti un po' figlio di Chivu calcisticamente parlando?
"Sì, sono molto grato a mister Chivu per avermi dato tanta fiducia. Mi ha portato da sottoetà in Primavera e ne sono anche diventato capitano, l'ho già avuto con l'Under 14 quando mi ha portato a giocare da attaccante. E' una grandissima persona".

Ti senti con i tuoi fratelli Salvatore e Sebastiano?
"Sì, abbiamo un gruppo fratelli e un gruppo famiglia. Ricordo anche di avere una sorella, Anna Maria".

Sei più 'tedesco' rispetto a loro, più estroversi.
"E' vero, io sono più tranquillo. Penso sia dovuto anche al fatto che mi sono trasferito a Brescia quando ero più piccolo, loro hanno vissuto di più l'ambiente campano".

Deriva da questo la sicurezza che dai in campo ai compagni? Con alcuni di loro giochi da tempo, con altri meno. 
"Sono in un gruppo nuovo, ma sono stato accolto come se li conoscessi da una vita. E in campo abbiamo una grande intesa, e in queste competizioni dove il tempo è poco queste cose fanno la differenza".

Casadei dà l'impressione di essere un uomo in mezzo ai ragazzi, con l'esperienza inglese è diventato fuori categoria.
"Cesare per noi è un riferimento, un leader che riesce a fare la differenza nei momenti decisivi. Sembra davvero più grande degli altri, l'esperienza in Inghilterra gli ha dato tanto e lo sta dimostrando. E' un punto di riferimento anche fuori dal campo".

Perché Baldanzi esulta così?
"Me lo hanno già chiesto: non lo so, penso non lo sappia nemmeno lui..." (ride, ndr).

Quanto fa crescere un'esperienza così?
"Credo veramente tanto. Ogni partita c'è lo stadio pieno, inizi il riscaldamento e senti veramente tanta gente che qui ci sostiene anche perché abbiamo battuto Brasile e Inghilterra. Ma poi c'è tantissima visibilità, quando c'è quel brivido si tende a fare ancora meglio".

Un gol di tacco come il tuo vale i nove segnati da Haaland contro l'Honduras?
"Non lo so, la cosa che conta è che sia valso il passaggio del turno. Comunque è stato un bel gol, l'ho rivisto". 

Che partita ti aspetti con la Corea del Sud?
"Arrivati in semifinale sono tutte forti. Poi sono partite dentro o fuori, quindi la concentrazione deve essere massima. Ma sappiamo cosa dobbiamo fare e non vogliamo fermarci qui". 

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Sezione: Focus / Data: Lun 05 giugno 2023 alle 21:20
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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