Campionato indecifrabile e pronostici spesso ribaltati. Christian Vieri gongola e si gode questo finale di campionato al cardiopalma. "Ora tutti giocano per vincere. Il calcio “all’italiana” di una volta non esiste quasi più e il campo fa nomi e cognomi, smaschera chi ha un gioco ancora stantio. L’Empoli dopo mezzora è 2-0 a San Siro: poi perde perché c’è troppa differenza, poteva prendere dieci gol, ma giocando a calcio ha fatto paura all’Inter. Il Verona va avanti con il Milan, lo costringe a rimettere a posto la partita", dice Bobo alla Gazzetta dello Sport.

Percentuali scudetto: Milan 70%, Inter 30%. Corrette?
"Non ci sono percentuali. L’Atalanta in Italia può vincere contro chiunque, in casa e soprattutto fuori. Il Cagliari si sta giocano la salvezza e l’avete visto a Salerno? Erano indemoniati. Il Milan ha indirizzato il verdetto, la classifica dice che è favorito, ma nelle prossime due giornate può succedere ancora di tutto. Se ci saranno sorprese, non meravigliatevi".

Si aspettava un Milan così?
"Sì, perché sono lì da quasi due anni e se dopo 36 partite sei primo vuol dire che lo meriti. A inizio campionato vincono i nomi, alla fine vince il gruppo più forte. Vincono quelli che non mollano, che hanno più fame".

Domenica stadio strapieno. Lei ci ha giocato: può esserci un “effetto San Siro” al contrario?
"A San Siro la pressione c’è tutte le domeniche: se vuoi giocare nel Milan, come nell’Inter, ti tocca. Se non la vuoi, giochi in un’altra squadra".

Ne mette di più l’Atalanta?
"Si gioca l’Europa e farà la sua partita. E quando Gasp li ha tutti, è dura per tutti".

Come ha visto l’Inter con l’Empoli?
"L’Inter è uno squadrone: sempre detto".

E se non vincerà lo scudetto dovrà sentire il rimorso di averlo perso?
"Questo è il calcio, altrimenti vincerebbe sempre la favorita e per me l’Inter lo era. Ma le partite devi giocarle, non è scontato vincere a Bologna: l’”errore” è stato quello, e non solo quello di Radu. Se fai un errore a tre mesi dalla fine lo recuperi: alla fine è più dura, arrivi impiccato, con la pressione addosso".

Quanto è indispensabile Lautaro per l’Inter che sarà?
"Io parlo di campo: l’Inter perderebbe tanto. Le questioni economiche non mi competono, ma una cosa la dico: se dopo una doppietta l’allenatore mi cambia io non esco dal campo, mi devono portare via i carabinieri".

Quanto può influire giocare la finale di Coppa Italia?
"Essere una grande squadra è questo: non giochi una volta alla settimana. Hai una rosa forte? Basta per giocare due partite in cinque giorni. Meglio lottare per lo scudetto e giocare una finale che guardare gli altri farlo".

Il peso di questa Coppa per Inter e Juve?
"Per fortuna non è più come vent’anni fa, quando da noi e solo da noi la coppa nazionale non fregava nulla a nessuno. Domani l’Olimpico sarà sold out: se io gioco davanti a 70.000 persone, voglio sfondare tutti".

Farebbe bene l’Inter a prendere Dybala?
"Non so, ma non potrebbe essere il sostituto di Lautaro. Lui e Lautaro insieme? Nel 3-5-2 Dybala dovrebbe stare davanti, da seconda punta, e invece a lui piace andare in giro. Ma ci penserà Inzaghi, semmai".

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Sezione: Copertina / Data: Mar 10 maggio 2022 alle 09:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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