Da una parte la velocità e la fantasia di Mbappé, dall'altro la potenza e la costanza di Haaland. Diego Milito, alla Gazzetta dello Sport, parla dei due attaccanti più forti di oggi e, probabilmente, anche di domani.

Allora Principe, chi è la punta del futuro?
"Difficile da dire perché sono due giocatori straordinari, unici, ma completamente all’opposto".

Si sforzi e provi a sceglierne uno...
"Per come sono fatto io, a me sono sempre piaciuti di più i giocatori che riescono a risolverla da solo. Uno come Haaland, che è semplicemente devastante, ha sempre bisogno delle assistenze dei compagni. Mbappé, invece, a volte il gol se lo costruisce da solo, dal nulla. Ma, alla stessa maniera, sa dare assist e trovare imbucate".

E se dovessimo fare un paragone col passato: chi era un Haaland prima di Haaland e un Mbappé prima di Mbappé?
"Forse il francese, per l’esplosività da pantera, ha qualcosa di Ronaldo il fenomeno che per me dopo Messi è il più grande di tutti. La struttura fisica del norvegese ti fa pensare, invece, ad altri centravanti di stazza: un Vieri in Italia o un Martin Palermo in Argentina. Potentissimi e incredibili dentro l’area di rigore. Haaland ha portato questo modello in una nuova epoca e in una nuova dimensione".

Adesso quei due stanno su un altro pianeta, ma i big del nostro campionato potranno avvicinarsi prima o poi?
"Io in Italia vedo grandissimi giocatori in crescita per arrivare alla vetta massima: penso a Lautaro nell’Inter, a Leao nel Milan, a Vlahovic alla Juve e pure a Kvaratskhelia che sta strabiliando a Napoli. Ovviamente, nessuno può arrivare lassù da solo, ma dipenderà anche dal percorso delle squadre in Champions. Anche in Serie A c’è grande qualità tra le punte".

Sezione: Copertina / Data: Ven 07 ottobre 2022 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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