L'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta, intercettato dai microfoni de La 7 durante l'intervallo del confronto di Serie A Women tra Inter e Pomigliano, ha parlato del movimento femminile, partendo dallo specifico: "Il nostro è un processo di crescita continua, abbiamo un'ottima allenatrice, Guarino, che conosco personalmente. Abbiamo cercato di potenziare la rosa a sua disposizione, i risultati ci stanno dando ragione e il progetto è a lungo termine. Intanto, tutto il movimento calcistico è in grande crescita: il fatto di essere meritatamente riconosciute con lo status di professioniste è importante. Vedo la richiesta delle bambine di tesseramento nel nostro club, sono sempre più numerose e guardo al futuro partendo dal presente. Tante ragazze si avvicinano alla disciplina e il movimento non ha nulla da invidiare a quello maschile".

Dal punto di vista personale, cosa le sta insegnando il contatto con queste ragazze?
"Innanzitutto il fenomeno femminile lo conosco perché alla Juventus abbiamo creato la squadra con Braghin, cercando di creare un fenomeno che lavorasse nel contesto strutturale e organizzativo. A Milano c'è qualche carenza strutturale e le lacune sussistono, mi auguro che il nuovo governo ascolti queste deficienze. Lo sport è fondamentale per la crescita di tutti i ragazzi. Il lavoro del nostro club è proiettato alla creazione di una realtà importante a livello organizzativo".

Inter Women a San Siro è possibile o è utopia?
"Ci sono Inter e Milan, ci gioca anche la Nazionale. L'unico limite è l'usura del terreno di gioco che non consente la disputa di tantissime partite. Ma con un minimo sforzo si possono far giocare entrambe le squadre all'Arena, un contesto storico e davvero di rilievo. Con un po' di sforzo credo che possiamo davvero riuscire a far giocare lì le formazioni".

Sezione: Copertina / Data: Sab 17 settembre 2022 alle 15:44
Autore: Niccolò Anfosso
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