"Oggi a San Siro si incontrano per la prima volta lo Yankee che vuol cambiare il business del nostro pallone e il rampollo cinese che, almeno all’inizio, in questo gioco ha messo una valanga di yuan". Inizia così il derby di Milano che si giocherà questo pomeriggio, un derby che per la prima volta unisce due mondi agli antipodi tra loro: "Il nuovo proprietario del Milan apre le porte della casa appena acquistata al presidente dell’Inter, che sarà un rivale in campo ma un possibile socio fuori visto il comune business dello stadio" scrive la Gazzetta dello Sport nella sua analisi odierna a proposito del primo 'scontro' ufficiale tra America e Cina, tra Milan e Inter. "Per Gerry Cardinale e Steven Zhang è previsto un momento di reciproca conoscenza".

Da un lato Gerry Cardinale, che in "poco più di tre mesi è passato da perfetto sconosciuto che festeggia lo scudetto del Milan in mezzo a 40 mila tifosi impazziti di gioia in Piazza Duomo a nuovo proprietario del club scudettato", per la prima volta si presenta ai suoi nuovi tifosi nel bel mezzo delle emozioni già forti che un derby solo può regalare. "Closing il 31 agosto e, tre giorni dopo, un derby per accomodarsi per la prima volta a San Siro da nuovo patron del Milan - si legge appunto tra le colonne della Rosea -. Il passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova proprietà si replicherà simbolicamente allo stadio, in una partita unica come solo un Milan-Inter sa essere". 

Zhang, al contrario di Cardinale, appena arrivato, "è un navigato milanese" ma il Meazza pieno lo lascia ancora a bocca aperta e così sarà anche stasera, serata alla quale "arriva dopo un fine mercato piuttosto tormentato" come mai da che è alla guida della Beneamata. "Dal presidente è arrivato il no all’assalto qatariota partito da Parigi: se oggi Skriniar sfiderà Leao molto è merito suo". Salvato Skriniar e Francesco Acerbi regalato in extremis a Inzaghi, evitando "la crisi diplomatica e lo stato maggiore nerazzurro tornerà a schierarsi compatto nella sfida ai cugini". Il match contro il Diavolo, Steven la sente particolarmente specie dopo la beffa dello scorso anno e "delle immagine del Diavolo festante in giro per Milano non gli sono andate giù, così ora moltiplica la voglia di rivincita e di seconda stella".

Ieri il presidente si è risparmiato la consueta visita della vigilia in quel di Appiano, ma il "rampollo di Suning col tempo si è fatto emotivo, focoso, ben oltre i paletti della rigida educazione cinese, perfino superstizioso: sarà chiuso nell’ufficio dello spogliatoio di San Siro a smaltire la tensione e poi sulla porta per salutare uno a uno i giocatori diretti verso il tunnel". Ormai esperto dei riti da derby quanto della partita stessa: dall'arrivo di Suning, Zhang jr "è stato al suo posto d’onore per tutti i 9 giocati da novembre 2016 (il primo dell’era cinese finito 2-2) fino al febbraio del 2020 (4-2 contiano in rimonta), l’ultimo prima della pandemia. Il covid lo ha costretto davanti alla tv per i tre giocati nell’anno dello scudetto, tra campionato e Coppa Italia, e per quello di andata della scorsa Serie A. Da quando ha rimesso stabilmente piede a Milano, a gennaio dopo 7 mesi di assenza, ha visto con i suoi occhi la sanguinosa doppietta di Giroud, il pari insipido nell’andata di Coppa Italia e l’esaltante 3-0 al ritorno, che l’ha portato alla finale di Roma poi vinta contro la Juve. Vorrebbe una serata come quella di aprile" ma da affrontare ci sarà il nuovo amico americano

Sezione: Copertina / Data: Sab 03 settembre 2022 alle 08:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print