Dopo i problemi con l'Inter e la delusione Mondiale, Joaquin Correa è in cerca di riscatto e ha una motivazione in più: ripagare la fiducia di Simone Inzaghi. "L’avventura di Correa all’Inter era partita fortissimo, con doppietta decisiva alla prima ufficiale, in casa del Verona. E invece, a conti fatti, fu un’altra stagione in chiaroscuro, costellata da poche partite davvero convincenti (sei gol suddivisi in sole tre partite, con tre doppiette), diverse sotto la sufficienza e ancora tanti infortuni: al primo anno in nerazzurro, Correa ha saltato undici partite di campionato per problemi fisici, ma Inzaghi non ha smesso di manifestargli la totale fiducia: complice anche l’infortunio di Lukaku, Correa si è ritrovato già tre volte titolare in Champions, anche nella sfida decisiva contro il Barcellona. Ma è mancato sempre qualcosa: ok la buona volontà, ma San Siro aspetta di accendersi con una sua scintilla", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

Ora serve rabbia per trasformare tutte queste delusioni in voglia di rilanciarsi. "Il Tucu ora scalpita, sta lavorando bene ad Appiano Gentile, più carico che mai. Inzaghi gli ha parlato come si fa con un figlio, toccando le corde giuste per recuperarlo prima di tutto mentalmente, poi sul campo - spiega la rosea -. In rosa, nessuno ha le qualità di Correa, diventato grande a suon di strappi e dribbling". Poi la Gazzetta insiste: "Il 2023, dunque, dovrà essere l’anno della svolta di Correa, se vuole continuare l’avventura all’Inter. Anche perché l’Inter, su indicazione di Inzaghi, ha rinunciato all’ingaggio dello svincolato Paulo Dybala per non rischiare il sovraffollamento offensivo e garantire al suo pupillo la possibilità di brillare ancora". Sei mesi per rilanciarsi, siamo al bivio.

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Sezione: Copertina / Data: Gio 15 dicembre 2022 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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