Fulvio Collovati racconta a Centrocampo il passaggio dal Milan all'Inter avvenuto nel 1982. "Io parlai con Pontello e mi accordai per tre anni con la Fiorentina, ma non firmai perché partii per il pre-ritiro del Mondiale '82 ad Alassio. Ci andai da retrocesso, insultato dai tifosi del Milan insieme a Baresi. Bearzot mi disse che dovevo lasciare il Milan perché rischiavo di perdere il posto in nazionale. Pontello si mise d'accordo con Farina e con me, per cui partii per Alassio sapendo che a fine viaggio sarei tornato per firmare, prima di andare in Spagna", racconta Collovati.

"La Juve fu scartata perché offriva meno a Farina - dice ancora Collovati -. Nella famosa cabina telefonica ricevo una chiamata di Sandro Mazzola. Mi disse: "Te la senti di venire all'Inter". Io dissi che ero già d'accordo con Pontello, ma lui mi disse di non preoccuparmi che dovevo solo dirgli se me la sentivo. Mi rispose di non preoccuparmi, che avrebbe parlato lui con Pontello e col Milan. Gli chiesi 24 ore, parlai con mia moglie. In totale rinunciai a 100 milioni di lire che la Fiorentina mi offriva in più, ma guardai il prestigio e il fatto che la mia famiglia stava bene. Non voglio sminuire la Fiorentina, ma non ho guardato l'aspetto economico. Ha inciso anche l'episodio dei sassi in testa a Como. Io ero capitano, forse ero il simbolo, ma lì siamo retrocessi tutti, non solo io".

"Il primo derby lo giocai nella stagione successiva, perché il Milan era retrocesso - continua Collovati -. Ma il tifoso non dimentica, trovai striscioni con insulti a me e mia moglie. Il primo derby lo abbiamo vinto e segnai io. Fu tipo quello di Paolo Rossi contro la Germania, andammo io e Serena e qualche giornale lo diede a lui, ma la maggior parte lo diede a me. Paura di aggressioni? No, però non c'erano i social. Insulti e minacce li ricevevi via lettera. Ho ricevuto minacce. Poi all'Inter abbiamo sempre avuto una formazione che reputo da scudetto, con Rummenigge, Altobelli, Serena, Bagni, Ferri, Oriali, Beppe Baresi, ma siamo sempre arrivati secondi o terzi. Abbiamo fatto poi due semifinali col Real Madrid, quella del 4-1 ce la rubarono. A Madrid in quel periodo era intimidazione allo stato puro. Ti lanciavano le biglie di ferro, l'ho raccolta io quella lanciata a Bergomi. Allora c'era il potere della società. Soggezione per gli arbitri? Assolutamente sì. Ora si è equilibrato tutto in meglio".

Sezione: Copertina / Data: Mar 22 luglio 2025 alle 17:01
Autore: FcInterNews Redazione
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