"Vinca il migliore, poi se indossa il nerazzurro tanto meglio... . L’Inter incontra la Juve in un momento di grande spolvero. Sarà molto dura, anche se spero di sbagliarmi". Così Roberto Boninsegna, parlando al Corriere di Torino dell'attesissimo derby d'Italia, in programma domani sera all'Allianz Stadium. Una gara di cartello della Serie A che, secondo Bonimba, è "paragonabile a una grande classica come la Milano-Sanremo, ma sarà una corsa a eliminazione: chi perde dice addio alle ultime chance di rimonta-scudetto".

Juve-Inter è una partita speciale per Boninsegna, soprattutto dopo il suo passaggio da Milano a Torino che nel 1976 fece molto scalpore: "All’inizio non ci volevo andare alla Juve. Mi sentivo una bandiera inamovibile nerazzurra. Dissi al presidente Fraizzoli: "Alla Juve ci andrà lei". Ma la società aveva già deciso. E ai tempi non c’erano molte possibilità di trattare. Dovetti accettare. Oggi dico: "Meno male". In bianconero ho trascorso tre anni splendidi, in una società che era anche una famiglia eccezionale. Due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa di cui conservo ancora il trofeo in miniatura".

Il percorso inverso lo potrebbe fare Paulo Dybala, lasciando la Vecchia Signora per la Beneamata la prossima estate: "Ma non al posto di Lautaro, direi insieme. Se fossi l’allenatore nerazzurro vorrei un trequartista come Dybala, intelligente e abile a inquadrare la porta, alle spalle di due punte come Lautaro e Dzeko. Li farei giocare tutti e tre insieme. Ma temo che Simone Inzaghi abbia un’altra mentalità, tanto che rischia di aver quasi perso un campionato che pareva quasi vinto". 

Sezione: Copertina / Data: Sab 02 aprile 2022 alle 13:54
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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