Quando lo dicevamo noi, ci deridevano. Dare ragione a José Mourinho sembrava una follia, quando era all'Inter più che mai. Ma in quanti urlavano al Moufrigno o cose simili dopo la sfuriata di un Clasico contro il Barça con l'Unicef e mille altre motivazioni di mezzo? Quasi tutti, tranne gli interisti. Che lo conoscono molto bene. Ricordavamo la simulazione di Busquets, l'espulsione di Thiago Motta, la paura diventata gioia al Camp Nou. Non torniamoci, ma dentro di noi lo conserviamo come un ricordo indelebile. Eppure, in una notte d'aprile è cambiato il mondo. Del calcio, s'intende.

Dopo Barça-Milan, tutti d'accordo con lui, in Italia. Tutti con José Mourinho. Tutti a urlare al porqué, tutti a urlare allo scandalo per un rigore che - a dire della stampa italico-rossonera - ha fatto crollare il castello dei sogni rossoneri in Catalogna. "Aveva ragione Mourinho", leggiamo e ascoltiamo ovunque. Troppo facile, amici. L'ha detto anche Zlatan Ibrahimovic: "Ora capisco perché Mourinho quando veniva qui era così incazzato". José ha risposto: "Te ne sei accorto solo adesso?". Sì, se ne sono accorti solo adesso. Troppo tardi, troppo facile essere con Mourinho ora dopo averlo sbeffeggiato. Lo diciamo da parte di chi al Camp Nou ci ha vinto pur avendo giocato ingiustamente oltre un'ora in dieci uomini.

E a proposito di Ibrahimovic, lui in quella notte era un avversario. O meglio, presunto tale, perché per l'ennesima volta non era esistito, magari era a casa a giocare con una Barbie. Che questa sua frase fosse un modo per venire fuori dalla bufera mediatica intorno alla sua nullità europea? Possibile, ma non ci è riuscito. Se pure il Milan è uscito a testa alta (cit.) sebbene puntasse al triplete, lui è rimasto un fantasma europeo. E allora nominando Mou e ricordando quella notte contro il Barça, ricordiamo quello scambio con Eto'o e 50 milioni. Un modo migliore per pensare al futuro e digerire un presente difficile. Un'operazione firmata Marco Branca. Proprio lui, l'uomo più criticato nel presente, l'artefice di un capolavoro nel passato. Con Mourinho in panchina, con Ibra in blaugrana. Forse, questi marziani si battono solo così. A meno che non si preferisca uscire a testa alta...

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Gio 05 aprile 2012 alle 00:08
Autore: Fabrizio Romano
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