Mancini e Sarri schierano in campo moduli speculari: sia nerazzurri che biancazzurri in campo col 4-3-1-2. Quindi rombo di centrocampo e tantissimi duelli individuali in tutte le zone del campo. Parte meglio l'Empoli, che conferma ancora come i meccanismi siano ben collaudati: scalate, sovrapposizioni, inserimenti e tagli. L'Inter prova a spingere, ma lascia più di qualche buco sulla propria trequarti campo.

Paradossalmente, è un infortunio a cambiare il corso dell'incontro: Felipe è costretto a uscire ed entra Santon, con Nagatomo che trasloca a sinistra e Juan Jesus si piazza al fianco di Ranocchia. Con due terzini veri di spinta, i nerazzurri guadagnano campo. L'azione è nettamente più fluida e, soprattutto a metà campo, i padroni di casa prendono il sopravvento. Non a caso, nascono ben quattro occasioni da rete non sfruttate soprattutto per l'approssimazione dei ragazzi di Mancini. Al 43' infortunio anche in casa Empoli: Saponara va ko, dentro Verdi e non cambia nulla.

La partita prende la via del nerazzurro in avvio di ripresa. Subito, al 4': Kovacic innesca Icardi, che serve a Palacio la rete dell'1-0. Difesa ospite tagliata in due dal tracciante del croato, bravo nell'intuire il varco tra terzino e centrale. Passano quattro minuti e il canovaccio si ripete: stavolta Maurito si presenta a tu per tu con Bassi e lo fredda per il 2-0. L'Empoli sparisce, Valdifiori perde la bussola e l'Inter straripa, con Icardi prima e Palacio poi che sciupano il tris. Poi la solita distrazione: gli uomini di Sarri sfondano a sinistra e arriva la rete di Mchedlidze. Al 18' il pari: dormita nerazzurra, Mchedlidze vince il duello con Juan Jesus e poi arriva l'imbucata vincente per Pucciarelli, che supera Ranocchia e beffa Handanovic.

L'Empoli continua a soffrire le imbucate e solo un incomprensibile piatto sbilenco di Icardi non trasforma in gol l'ottima combinazione in profondità Medel-Palacio. Il 3-2 arriva con Brozovic, con la difesa toscana non perfetta in chiusura. La partita è aperta, divertente, quasi senza tatticismi. Puntuale il 4-2, ancora di Icardi. Poi Mancini passa al 4-2-3-1 con Podolski per Kovacic. Obiettivo: la tripletta di Maurito per vincere la classifica cannonieri. E invece resta solo il tempo per la doppietta di Mchedlidze che manda in archivio il 4-3 del Meazza e la stagione intera.

 

Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 01 giugno 2015 alle 01:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print