A Porte chiuse, con l’esordio stagionale in Coppa Italia, inizia il 2019 dell’Inter. Difronte il Benevento, guidato da mister Bucchi e protagonista nel campionato di Serie B. Spalletti sceglie il 4-4-1-1: prima volta in stagione per Padelli e Ranocchia. Chances anche per Dalbert, sull’out mancino di difesa, Gagliardini, al fianco di Brozovic in mezzo al campo, e Candreva, alto a destra. Lautaro alle spalle di Icardi. I campani scendono in campo con il 3-5-2: Letizia e Improta sugli esterni, Bandinelli regista e la coppia R. Insigne-Coda in attacco.

PRIMO TEMPO - A un Inter in proiezione offensiva, con gli esterni molto alti vicino a L. Martinez e Icardi, risponde un Benevento propositivo, sceso sul prato di San Siro armato di coraggio. L’episodio del rigore, trasformato da Icardi e guadagnato da Candreva, e il raddoppio firmato dello stesso numero 87, con una conclusione chirurgica su sviluppo di corner, mettono - però - la gara in discesa per l’Inter dopo appena 6’. La “spregiudicatezza” ospite, premiata dalla catena di sinistra Improta-Buonaiuto, che mette in difficoltà Gagliardini e Vrsaljko, sbatte tra le mani di un attento Padelli, comunque - quasi sempre - ben protetto da Ranocchia e Skriniar. L’atteggiamento della squadra di Bucchi, accentuato dal risultato, favorisce lo sviluppo di una delle due versioni dell’Inter di Spalletti, quella delle verticalizzazioni immediate una volta riconquistata palla che, a campo aperto, si trasformano in un costante pericolo per la porta difesa da Montipó. I tre difensori giallorossi (tra i quali si fa preferire Tuia), più Bandinelli, sono spesso chiamati agli straordinari, con il lavoro di Icardi e Lautaro accompagnato dallo svariare continuo tra le linee di Candreva e Perisic. Le due ali nerazzurre duellano con i centrali ospiti anche a formazioni schierate, lasciando le corsie laterali a Vrsaljko e Dalbert, sui quali escono in un primo momento le due mezzali, e poi ripiegano rispettivamente Improta e Letizia. L’Inter, al netto di qualche errore in uscita, gestisce abilmente il pallone, costringendo gli avversari ad abbassare il proprio baricentro, limitandone anche i momenti di pressione. In fase di non possesso, è il lavoro generoso di Lautaro Martinez a contribuire alla riconquista quasi immediata del pallone, e all’immediato capovolgimento di fronte. Dall’ultima di queste situazioni, che hanno caratterizzato a tratti la prima frazione, nasce il gol del 3 a 0: l’assist di Perisic a premiare la sovrapposizione di Dalbert, e la precisione del mancino brasiliano a chiudere virtualmente il match e a rappresentare l’ultima immagine a ridosso dell’intervallo. 45' di bel calcio, dove il manifestarsi del divario tra le due compagini ha fatto la differenza. 

SECONDO TEMPO - Icardi rimane negli spogliatoi, al suo posto Politano, con l’ex Sassuolo alle spalle di Lautaro. Il numero 10, al termine di una delle numerose ripartenze nerazzurre a campo aperto, sfrutta al meglio l’assist di Perisic, realizzando con un preciso colpo di testa il gol del 4-0 e aprendo a un secondo tempo ancor più in discesa e privo di tatticismi. Da una parte l’Inter, guidata dalla regia di Brozovic, incisiva con Perisic e Candreva nel riempire gli spazi presenti nella trequarti offensiva e alta in fase di possesso con i terzini (Dalbert più propositivo di Vrsaljko). Dall’altra parte il Benevento, sbilanciato in avanti con la spinta dei “quinti” e il lavoro alle spalle della mediana nerazzurra di una delle due mezzali e di Roberto Insigne, nel tentativo di realizzare quantomeno il gol della bandiera. E, pochi istanti prima dell’ora di gioco - su calcio di punizione -, è proprio il numero 19 campano ad accorciare le distanze. Il leitmotiv del match, però, non cambia e l’Inter, al netto di un’attenzione difensiva non sempre massimale, si dimostra letale nel ribaltamento di fronte, dove il lavoro di Politano e Lautaro - unito a quello degli esterni - costringe gli avversari a scappare all’indietro. La precisione tecnica delle giocate, poi, trasforma le potenziali occasioni in gol. E gli uomini di Spalletti, a metà ripresa, si portano sul 5 a 1, con la doppietta di Martinez, sul terzo assist di Perisic. Il croato lascia il posto a Borja Valero (Politano va destra e Candreva a sinistra) e a una maggiore gestione del pallone in mezzo al campo. Un minuto prima dell’ingresso di Federico Ricci per un Coda impalpabile (75’), gli ospiti trovano la seconda rete, sull’asse Improta-Bandinelli al termine di un’azione insistita. Gli ultimi cambi, Joao Mario per Brozovic nell’Inter, Billong per Tuia e Sanogo per Buonaiuto nel Benevento, riempiono il rush finale di gara. I padroni di casa passano al 4-3-3, con Borja regista. E allo scadere dei quattro minuti di recupero trovano anche il gol del definitivo 6-2, grazie alla doppietta di Candreva, al termine di un’iniziativa personale. Nel prossimo turno di Coppa Italia ci sarà la Lazio, settimana prossima in campionato il Sassuolo, sempre a San Siro e sempre a porte chiuse. Per iniziare al meglio il girone di ritorno, dopo aver iniziato con il piede giusto il 2019. 

Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 14 gennaio 2019 alle 17:31
Autore: Christopher Nasso / Twitter: @ChrisNasso91
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