Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Giacomo Raspadori ripercorre le tappe dello storico scudetto del Napoli e delle difficoltà incontrate in questa stagione. "Lo scudetto era nell’aria, quell’energia ci sospingeva. La città fibrillava, e noi con lei. E’ stata una vittoria della squadra, dell’allenatore, della società. Ma anche di tutta la città: si percepiva un desiderio comune, un’attesa vissuta in ogni casa che poi è diventata gioia collettiva", rivela l'attaccante azzurro.

Quest’anno invece cosa c’è che non va?
"Non credo ci sia qualcosa di particolare. Penso sia fisiologico, dopo la vittoria dello scudetto. Non è un alibi, ma l’anno scorso è stato emotivamente dispendioso, non siamo abituati a vincere, non abbiamo sempre la cattiveria che discende da quella convinzione. Dobbiamo ritrovarla, ci stiamo lavorando. Siamo una grande squadra. Non possiamo e non dobbiamo dimenticarlo mai".

A quale giocatore si è ispirato?
"Aguero. Sia per caratteristiche fisiche che per modo di stare in campo. Poi Di Natale, Rooney, Tevez".

Qual è il suo gol che ricorda con più piacere?
"Non ho dubbi: quello a San Siro con la Nazionale nella partita di Nations League contro l’Inghilterra. Anche perché allo stadio c’erano i miei genitori".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 15 dicembre 2023 alle 11:22 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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