Lunga intervista del capitano del Monza, Matteo Pessina che si racconta a la Repubblica a partire dal 'bel giro' - come è stato definito - per l'Italia tra Monza, Milano, Lecce, Catania, Como, Bergamo, Spezia, Verona... Ma "il sogno è finire qui la carriera, e che sia il più lunga possibile" ammette l'ex Atalanta che racconta come Galliani lo ha convinto a tornare 'a casa': "Ero a Wembley con la Nazionale per la finalissima con l’Argentina. Mi chiamò: Matteo non volevo disturbarti, ma sappi che il Monza è salito in Serie A. Poi riattaccò. Ci siamo sentiti un mese dopo e in un paio di giorni abbiamo firmato".

Qual è il vostro obiettivo? 
"In un’intervista dissi che era la salvezza e Galliani mi corresse: il decimo posto". 

Dopo anni di porte chiuse e gare rinviate, ci si aspettava un campionato normale. Invece: inchieste e punti di penalità. 
"La penalizzazione rischia di rovinare il torneo. Ma le decisioni dei giudici vanno rispettate. Mi spiace per i giocatori, che non hanno colpa e ne usciranno al meglio. Speriamo che questa vicenda porti più correttezza nel calcio". 

Lei ha giocato e vinto all’Europeo al posto di Sensi, infortunato. Al Monza siete compagni.

"Ci scherziamo, abbiamo un bellissimo rapporto. È uno di poche parole, si esprime coi piedi ed è un fuoriclasse. Mancini ha ragione: il titolo lo hanno vinto tutti i ragazzi che hanno partecipato all’avventura, qualificazioni comprese". 

Come reagì quando a Coverciano le dissero che non era convocato?
"Mi chiamò a mezzanotte Gianluca Vialli. Capii subito. Mancini mi confermò che non sarei stato fra i 26, chiedendomi però di restare in gruppo. Gianluca, profetico, aggiunse: vedrai che verrai all’Europeo e farai bene. Vedeva cose che altri non vedevano. La sofferenza lo aveva portato a un livello superiore di consapevolezza".

Perché l’Italia non era al Mondiale?

"Abbiamo sbagliato due partite con la Svizzera. Il calcio è così. Nel 2026 ci saremo". 
 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 28 gennaio 2023 alle 11:15
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print