"Se ogni volta che ti allontani da San Siro prendi gli schiaffoni, con quale spirito puoi partire per il viaggio a Oporto che vale i quarti di Champions?" Apre così il Corriere dello Sport la sua disamina sull'Inter, all'indomani del ko a La Spezia. "Se anche un avversario che non vinceva in casa dal 17 settembre ti getta nel panico ogni volta che entra in area, come fai a pensare in grande?" continua il quotidiano milanese che parte con una serie di interrogativi che dovrebbero far riflettere Inzaghi & co e non a caso si legge: "Questa Inter ha un enorme baule di domande da portarsi appresso, compresa ormai quella sempre più pressante sul futuro di Simone Inzaghi". L'eventuale passaggio del turno in Champions League basterebbe al piacentino per guadagnarsi la riconferma? Domandarselo è lecito perché i numeri "sono impietosi e inaccettabili (24 gol subiti fuori casa), anche se lo scivolone al Picco è diverso da quello più recente a Bologna". 

"In attesa dell’inospitale Dragao, l’Inter sbatte a lungo su 'Drago' Dragowski, che tiene in partita lo Spezia mal costruito del primo tempo, ingaggiando un duello con Lautaro da vecchio West" che para un rigore ma non solo. Alla terza partita "Semplici rivolta lo Spezia nella ripresa passando dal 3-4-1-2 al 4-2-3-1" ma il vero dramma per l'Inter lo confeziona l'Inter stessa. A nulla servono i tanti pericoli creati, a destra soprattutto, "se Lautaro sbaglia il 5° rigore su 14 e se Lukaku (che ne ha segnati 16 su 16 ma sul dischetto non ci va) fa sempre un tocco di troppo, sbloccarla è dura" e anche vincerla. Al gol di Maldini infatti risponde Dumfries che "fa e disfa" praticamente allo stesso momento "perché niente in questa Inter è ciò che sembra". 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 11 marzo 2023 alle 11:41
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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