L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma su Felipe Melo, che nel 2010 era in campo con la Juventus quando l’Inter sconfisse per l’ultima volta i bianconeri al Meazza. Stasera il centrocampista brasiliano ritroverà il suo passato dopo aver rinunciato a tanti soldi per vestire il nerazzurro. “Da quando è arrivato a Milano, non è più uscito dal campo. Dal 13 settembre, giorno del derby di Milano, ha sempre giocato titolare e giocato tutte le partite dall’inizio alla fine. «Melo» tengo stretto, penserà il Mancio. Effettivamente lì davanti alla difesa ha sempre schierato lui, il Pitbull brasiliano. Quello cileno, Medel, è stato liberato da centrale difensivo. Le assenze alternate di Miranda e Murillo per infortuni o squalifiche ha consentito al tecnico di gestire un reparto che per lui conta almeno quattro titolari e mezzo (Marcelo Brozovic lo sarebbe per intero se recuperasse la verve di gennaio). Il gigante del centrocampo è lui, Felipe. L’uomo bollato come «cattivo» appena tornato in Italia, colui che corre a baciare moglie e figlia appena segna al Verona e fa twittare il cane Kyra. Felipe si attacca alla maglia come a una fede”, si legge.

“A Istanbul era diventato un idolo per lo stesso motivo per cui lo sta diventando all’Inter: lotta, corre, suda, si prende la responsabilità. I numeri dicono che è lui il centrocampista con la gittata del lancio più lunga. Mediamente Melo pesca i compagni 20 metri più in là, segnale che ha quella sicurezza per cui se la sente di rischiare. Giusto per ricordare che non è solo un uomo di fatica, ma pure di costrutto (87% di passaggi corretti). Felipe rappresenta uno dei fedelissimi del Mancio, uno a cui non deve spiegare la parola personalità. Ecco perché ha insistito tanto per averlo. E dire che alla Juve passò un paio di stagioni. «Fu un errore» - ha detto qualche giorno fa in un’intervista. «Dio mi voleva qui, si doveva chiudere un cerchio. Avrei fatto meglio ad andare all’Inter, così avrei vinto il Triplete». Effettivamente lo voleva Josè Mourinho che stava costruendo il Triplete e invece finì in una Juventus che completerà un «doblete» di settimi posti. Felipe, il cerchio si chiuderebbe magari stasera. Battendo la Juve «quadricampione» e lanciando l’Inter verso un campionato di rivincite”.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 18 ottobre 2015 alle 09:54 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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