Ex difensore dell'Inter e da anni legato alla società nerazzurra per tanti progetti, Fabio Galante parla a Tuttosport a pochi giorni dal ritorno della Serie A. "Quando riparte un campionato si azzera sempre tutto. Poi specialmente le prime partite, ancor più quando vengono disputate dopo tornei come l’Europeo o la Copa America, sono imprevedibili".

"L’Inter non è al massimo - prosegue -. Inzaghi ha però una rosa importante, la scorsa stagione questo ha fatto la differenza. Dumfries, Carlos Augusto, Frattesi, Dumfries, Bisseck non sono panchinari, ma giocatori che sarebbero titolari da moltissime altre parti. La condizione generale ora non è al 100%. Quando giocavo io e sfidavo i top club, preferivo affrontare all’inizio del campionato, nelle prime due o tre partite, le squadre più forti sulla carta proprio per questo motivo. Gilardino è bravo, organizzerà la partita anche a livello tattico, ma il valore aggiunto del Genoa potrà essere la spinta di un Marassi tutto esaurito». 

Promosso il mercato dell'Inter. "Mi piace non solo per gli arrivi di Taremi, Martinez e Zielinski, ma soprattutto perché sono stati confermati tutti i giocatori fondamentali della rosa nerazzurra. Un'aggiunta? Se devo fare proprio una scelta, direi in attacco. Gudmundsson? Quando si parla per tanto, troppo tempo, di una determinata operazione e questa poi non va più in porto, meglio andare oltre. Forse è passato il momento buono".

Nella corsa scudetto, Galante è convinto che "l’Inter parte con i favori del pronostico, è la più forte. Ma in questa stagione vedrà che le rivali faranno meglio rispetto alla scorsa annata, saranno quantomeno sicuramente molto più agguerrite. Il Napoli di Conte, senza coppe europee, è pericoloso, perderà pochissimi punti per strada. La Juventus di Thiago Motta vorrà migliorare il campionato passato. Occhio all’Atalanta di Gasperini, ma anche al Milan di Fonseca. E sono curioso di vedere la Roma di De Rossi». 
 
In ultimo un'impressione su chi potrà stupire in questa stagione, tra un Bisseck protagonista del pre-campionato e un Lautaro rimasto a guidare la squadra. "Il tedesco gioca bene col pallone con i piedi, è forte nell’uno contro uno, ha velocità. Io poi dico sempre che quando giochi insieme ad altri calciatori forti, migliori. Ha già dimostrato di poter far bene e sicuramente potrà diventare ancora con più forte. Lautaro? Lui è il capitano, il simbolo nerazzurro. Ha rinnovato in questi giorni, punta a grandi traguardi, l’argentino può fare come Bergomi e Zanetti".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 15 agosto 2024 alle 10:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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