"Portare tre squadre agli ottavi di Champions League è certamente un ottimo risultato per il calcio italiano. A patto, però, che questo non lo si consideri un traguardo: dev’essere un punto di partenza per migliorarsi e cercare di raggiungere quella dimensione di gioco europeo che ancora non ci appartiene completamente". Lo scrive Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport commentando il passaggio agli ottavi di Napoli, Inter e Milan.

"Il Milan, con una prestazione di grande impegno e sostanza, ha battuto meritatamente il Salisburgo e superato il turno. Ho ammirato lo spirito di squadra. Credo che i rossoneri abbiano tutto per poter crescere e questo è un punto importante dal quale partire. E poi, a sospingere il Milan, non va mai dimenticato, c’è la storia. E la storia nel calcio conta moltissimo - sottolinea l'ex c.t. azzurro -. Per ora, tuttavia, la squadra che ha stupito tutti è il Napoli. Gioca il calcio migliore d’Italia, e di gran lunga. Ogni tanto, martedì sera, mentre guardavo la partita del Napoli e mi entusiasmavo per l’atteggiamento della squadra di Spalletti, mai alle corde contro un avversario tosto come il Liverpool, cambiavo canale per vedere l’Inter impegnata contro il Bayern. Sarò stato sfortunato, ma ogni volta che giravo il pallone ce l’avevano sempre i tedeschi... È vero che i nerazzurri avevano tante riserve, ma pure il Bayern. Qui è una questione di mentalità, che va corretta altrimenti diventa un problema. Inzaghi è bravo, ma deve dare una sua identità alla squadra e non affidarsi solo al contropiede. L’Inter gioca un calcio tattico, aspetta l’errore dell’avversario per colpire, ma in Europa questo è un limite. Inoltre, con questa impostazione, anziché puntare sulla manovra, ci si basa sui grandi giocatori, che costano parecchio e creano non pochi problemi al bilancio".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 novembre 2022 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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